Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
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Prefazione<br />
Il volume accoglie gli atti del 50° Convegno Nazionale dell’Associazione<br />
Italiana Insegnanti <strong>di</strong> Geografia, tenutosi a Potenza dal 19 al 23 ottobre 2007.<br />
Come è stato ricordato più volte nel corso dell’iniziativa, per <strong>la</strong> prima volta <strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> ha ospitato l’incontro annuale dell’Associazione. Era doveroso,<br />
dunque, cogliere questa occasione per approfon<strong>di</strong>re gli assetti territoriali <strong>di</strong><br />
questa “terra <strong>di</strong> <strong>mezzo</strong>”, <strong>la</strong> <strong>tra</strong>iettoria da essa compiuta negli ultimi decenni<br />
verso <strong>la</strong> <strong>costruzione</strong> del<strong>la</strong> propria identità <strong>regionale</strong> e le sue <strong>proiezioni</strong> esterne.<br />
Ma l’attenzione rivolta al<strong>la</strong> regione in cui si è tenuto il Convegno ha toccato<br />
anche altri aspetti, quali il non facile connubio fra <strong>la</strong> valorizzazione delle risorse<br />
ambientali e quelle energetiche e <strong>la</strong> riflessione sull’attualità del<strong>la</strong> rappresentazione<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> come regione interna del Mezzogiorno.<br />
La <strong>di</strong>samina dei quadri territoriali lucani ha fatto da premessa a una<br />
riflessione più ampia, incen<strong>tra</strong>ta sugli aspetti politici del concetto <strong>di</strong> regione,<br />
affrontati da Pasquale Coppo<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> sua lezione magis<strong>tra</strong>le, e sul significato<br />
attuale (e sulle implicazioni <strong>di</strong>dattiche) dei ritagli politico-amminis<strong>tra</strong>tivi,<br />
argomento <strong>di</strong> una vivace tavo<strong>la</strong> rotonda. Anche il ricordo dell’esperienza <strong>di</strong><br />
Bernard Kayser in <strong>Basilicata</strong>, che ha visto <strong>la</strong> partecipazione <strong>di</strong> Robert Bergeron,<br />
suo allievo <strong>di</strong>retto, ha consentito <strong>di</strong> sviluppare una riflessione a più voci su<br />
questioni metodologiche re<strong>la</strong>tive all’“inchiesta sul terreno” in geografia.<br />
Le artico<strong>la</strong>te sessioni <strong>di</strong>dattiche e <strong>la</strong> contestuale realizzazione del 2°<br />
Convegno Nazionale AIIGiovani hanno messo in luce, grazie all’intervento <strong>di</strong><br />
numerosi docenti-stu<strong>di</strong>osi del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina, <strong>la</strong> molteplicità <strong>di</strong> approcci che<br />
con<strong>tra</strong>d<strong>di</strong>stinguono l’insegnamento del<strong>la</strong> geografia. A tal proposito, non mi<br />
sembra superfluo richiamare innanzitutto il reciproco arricchimento che deriva<br />
dall’accostamento e dall’integrazione fra ricerca e <strong>di</strong>dattica, vero e proprio valore<br />
aggiunto dell’Associazione. Inoltre, mi piace sottolineare <strong>la</strong> compresenza<br />
all’interno del volume <strong>di</strong> contributi che ripropongono in chiave attuale<br />
importanti questioni re<strong>la</strong>tive a tematiche “c<strong>la</strong>ssiche” dell’insegnamento delle<br />
<strong>di</strong>scipline geografiche (dall’impiego del<strong>la</strong> cartografia al<strong>la</strong> scelta del libro <strong>di</strong> testo),<br />
accanto ad altri de<strong>di</strong>cati all’utilizzo <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong>dattici innovativi o a temi <strong>di</strong><br />
grande attualità e interesse per gli studenti. Anche sotto questo profilo,<br />
l’iniziativa ha consentito un proficuo scambio <strong>di</strong> esperienze e informazioni fra<br />
partecipanti <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa formazione e generazione e fra università e mondo del<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong>.<br />
Personalmente, <strong>la</strong> partecipazione al Convegno e il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> cura degli atti<br />
hanno rappresentato innanzitutto un’opportunità per imparare, grazie al<br />
confronto con molti eminenti geografi (presenti o rievocati) che, nel corso degli<br />
anni, hanno condotto le proprie ricerche anche in <strong>Basilicata</strong>, ne hanno percorso<br />
in lungo e in <strong>la</strong>rgo le s<strong>tra</strong>de, hanno in<strong>tra</strong>ttenuto intense re<strong>la</strong>zioni con figure<br />
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