Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
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Roberto Colel<strong>la</strong><br />
Oggigiorno è <strong>la</strong> Provincia <strong>di</strong> Campobasso che si sta facendo promotrice <strong>di</strong><br />
un progetto per <strong>la</strong> valorizzazione dei <strong>tra</strong>tturi molisani. Il primo passo è stato<br />
quello <strong>di</strong> istituire un gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che avrà il compito <strong>di</strong> fornire una re<strong>la</strong>zione<br />
dettagliata su <strong>di</strong>versi aspetti del<strong>la</strong> rete <strong>tra</strong>tturale partendo dal braccio Cortile-<br />
Centocelle. L’obiettivo è quello <strong>di</strong> far nascere una sorta <strong>di</strong> microturismo che<br />
porterebbe non solo allo sfruttamento del <strong>tra</strong>tturo ma anche ad uno sviluppo del<br />
settore terziario molisano, punto dolente ma anche predominante del<strong>la</strong> politica<br />
economica <strong>di</strong> una regione ancora in via <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Aspetto importante è quello <strong>di</strong> recuperare le antiche taverne lungo il<br />
percorso <strong>tra</strong>sformandole in veri e propri bed & breakfast gestiti da cooperative <strong>di</strong><br />
giovani in modo da fornire anche occupazione in una terra dove è ancora alto il<br />
flusso migratorio soprattutto giovanile.<br />
Nonostante il Molise ancora non abbia tutto questo, ogni anno sono<br />
molteplici i turisti e i visitatori <strong>di</strong> altre regioni d’Italia che organizzano marce<br />
del<strong>la</strong> <strong>tra</strong>nsumanza, tour in mountain-bike. Ciò fa ben sperare in un cambiamento<br />
quanto mai necessario e soprattutto pragmatico.<br />
Lo stesso World Monument Fund nel giugno 2007 aveva <strong>la</strong>nciato l’al<strong>la</strong>rme e<br />
segna<strong>la</strong>va i <strong>tra</strong>tturi molisani, i servizi e le architetture che li costel<strong>la</strong>no <strong>tra</strong> i 100<br />
siti culturali a più grave rischio <strong>di</strong> scomparsa. Ricercatori e stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> tutta<br />
Europa si sono in seguito riuniti in un Convegno e, insieme ad amminis<strong>tra</strong>tori <strong>di</strong><br />
11 province, hanno richiesto al Ministero per i Beni Culturali, il riconoscimento<br />
<strong>di</strong> questi siti, come patrimonio dell’umanità, tute<strong>la</strong>ti dall’Unesco (Izzo, 2007).<br />
Accanto a ciò l’obiettivo <strong>di</strong> costituire il Parco dei Regi Tratturi. Il progetto<br />
nasce sulle basi <strong>di</strong> un censimento che ha coinvolto molti stu<strong>di</strong>osi europei dal<strong>la</strong><br />
Spagna, dove i percorsi sono già protetti dall’Unesco, al<strong>la</strong> Slovenia, passando per<br />
<strong>la</strong> Francia.<br />
Alessandro Burca, coor<strong>di</strong>natore del progetto, ha <strong>di</strong>chiarato che “Sarà un<br />
parco speciale, non circoscritto ma retico<strong>la</strong>re, che intende recuperare e<br />
proteggere <strong>la</strong> tipicità <strong>di</strong> tutti i paesaggi coinvolti, dal Tavoliere delle Puglie al<strong>la</strong><br />
Maiel<strong>la</strong>”.<br />
Sempre nell’ambito dello stesso Convegno, Giorgio Conti, esperto <strong>di</strong><br />
progettazione ambientale ha <strong>di</strong>chiarato che: «Il sistema del<strong>la</strong> <strong>tra</strong>nsumanza<br />
rappresenta un modello <strong>di</strong> sostenibilità integrata. Che <strong>la</strong> <strong>tra</strong>nsumanza è parte <strong>di</strong><br />
un sistema agricolo in sé autonomo: il passaggio del bestiame costituisce da solo<br />
una pratica <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssodamento delle terre e <strong>di</strong> fertilizzazione naturale. Inoltre<br />
impe<strong>di</strong>sce l’avanzata del<strong>la</strong> boscaglia, un <strong>di</strong>sastro ambientale cui sono collegati<br />
<strong>di</strong>sastri idrogeologici. Boscaglia significa incen<strong>di</strong>o e incen<strong>di</strong>o significa emissioni<br />
tossiche» (Izzo, 2007).<br />
Di sicuro il Parco dei Regi Tratturi potrebbe rappresentare <strong>la</strong> salvezza <strong>di</strong> tali<br />
vie molisane e non solo. Tutto <strong>di</strong>pende dal<strong>la</strong> reale e concreta realizzazione del<br />
progetto. Gli stu<strong>di</strong>osi avranno un compito non facile nel<strong>la</strong> speranza che possano<br />
innanzitutto tener conto delle istanze dei veri protagonisti <strong>di</strong> queste autos<strong>tra</strong>de<br />
ver<strong>di</strong>: i pastori o almeno quei pochi rimasti.<br />
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