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LAPYS LIDIUS Io.Thomas a Vezzano 48<br />
ratione concludit quod praelati huius Ordinis licet<br />
ex officio teneantur debitis temporibus aliquos<br />
destinare, qui redemptioni captivorum vacent, ad id<br />
tamen non tenentur ex vi voti, quia id non<br />
comprehenditur per verba quibus quartum votum<br />
emittunt.<br />
7 - Certa igitur est prima nostrae<br />
argumentationis propositio.<br />
Mox per verba quibus quartum hoc votum emittunt,<br />
non significantur, nec comprehenduntur aliae<br />
priores actiones, sed tantum postrema. Nam verba<br />
haec: manebo detentus in pignus, nullo modo<br />
significant, nec sua significatione comprehendunt<br />
quarere pecunias, proficisci ad infideles, pretium<br />
pro captivis solvere. Istae igitur actiones non sunt<br />
huius quarti voti materia.<br />
8 - Urgeo. Votum hoc lex quaedam privata est. Lex<br />
autem stricte interpretanda est, ut minus quam fieri<br />
potest, obliget et non est amplianda ultra id quod<br />
per verba legis importatur secundum rigorosam<br />
eorum significationem 90 .<br />
At illa verba: manebo detentus in pignus, licet<br />
supponant praecessisse priores illas aciones, eas<br />
tamen sua significatione non comprehendunt, non<br />
sunt igitur istius voti materia.<br />
9 - Dico primo. Hoc quod est manere in pignus, non<br />
potest subsistere, nisi praecedat quaerere et parare<br />
pecunias, proficisci ad infideles et cum eis<br />
redemptionem captivorum tractare. Ergo verba illa<br />
professionis, licet expresse non importent illas<br />
actiones, eas tamen important implicite. Nulla ac<br />
neganda est consequentia, quia non est necesse<br />
quod praecedant tamquam materia voti; sufficit<br />
enim quod praecedant, tamquam media ad finem.<br />
Sicut etiam ad hoc ut hic Ordo verissime dicatur<br />
Ordo Redemptionis Captivorum, necesse non est<br />
quod redemptio ipsa cadat sub votum, at satis est<br />
quod fratres ad redemptionem teneantur ex vi finis<br />
praecipui, in quem Ordo eorum institutus est et ex<br />
eorum constitutionibus.<br />
10 - Quinimmo ut plurimum actio illa quae est finis<br />
particularis alicuius Religionis non cadit sub voto<br />
illius tamquam materia. Contemplativa vita est<br />
plurium religionum specialis finis, quae tamen in<br />
illis non est materia voti (quis dicat monachum si<br />
omittat meditationem tempore quo meditationi<br />
vacandum est, peccare contra votum?) et<br />
90 Idem, lo. cit.<br />
giustamente conferma Pelizzario, che per questo<br />
motivo conclude che i prelati dell'Ordine, sebbene<br />
per ufficio siano tenuti nei tempi dovuti a<br />
destinare alcuni che s'impegnino al riscatto degli<br />
schiavi, tuttavia non vi sono tenuti in forza del<br />
voto, perché ciò non è compreso dalle parole con<br />
le quali emettono il voto.<br />
7 - E' dunque certa la prima proposizione del<br />
nostro argomento.<br />
Ora, con le parole con le quali emettono il quarto<br />
voto non sono significate e non sono comprese le<br />
altre precedenti azioni, ma soltanto l'ultima. Infatti<br />
le parole rimarrò detenuto in pegno non<br />
significano affatto e non comprendono nel suo<br />
significato, cercare i soldi, andare tra gli infedeli,<br />
pagare il prezzo per gli schiavi. Tali azioni<br />
dunque, non sono la materia del quarto voto.<br />
8 - Insisto. Questo voto è come una legge privata.<br />
La legge poi, bisogna interpretarla strettamente<br />
perché obblighi il meno possibile, e non bisogna<br />
estenderla oltre ciò che viene inteso dalle parole<br />
della legge, secondo il loro stretto significato.<br />
Ma le parole: rimarrò detenuto in pegno, sebbene<br />
suppongano precedere le altre suddette azioni,<br />
tuttavia non le comprendono nel loro significato;<br />
non sono dunque materia del voto.<br />
9 - Dico in primo luogo che il fatto di rimanere in<br />
pegno non può sussistere, se non viene preceduto<br />
dal cercare e procurarsi i soldi, andare tra gli<br />
infedeli e trattare con essi il riscatto degli schiavi.<br />
Dunque le parole della professione, sebbene non<br />
riguardino espressamente tali azioni, tuttavia le<br />
riguardano implicitamente. Non bisogna negare<br />
alcuna conseguenza, perché non è necessario che<br />
precedano come materia di voto; è sufficiente<br />
infatti che precedano come mezzi al fine. Come<br />
anche per il fatto che l'Ordine, molto giustamente<br />
si chiami Ordine del riscatto degli schiavi, non è<br />
necessario che il riscatto cada sotto il voto, ma è<br />
sufficiente che i frati siano tenuti al riscatto in<br />
forza del fine particolare, per il quale l'Ordine è<br />
stato istituito e in forza delle loro Costituzioni.<br />
10 - Che anzi, soprattutto l'azione che è il fine<br />
particolare di una Religione, non cade sotto il<br />
voto, come materia. La vita contemplativa è il fine<br />
particolare di molte Religioni e tuttavia non è<br />
materia del voto (chi potrebbe dire che un monaco<br />
che non fa la meditazione nel tempo dedicato alla<br />
meditazione, pecchi contro il voto?) e tuttavia