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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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DIAGNOSI ISTEROSCOPICA DELL’IPERPLASIA ENDOMETRIALE CAP. 6<br />

caso di AH diagnosticata all’esame bioptico è stato validato sul campione di<br />

isterectomia nell’ 88% dei casi, confermando l’elevata sensibilità e valore predittivo<br />

negativo dell’imaging isteroscopico indicato da un altro trial, nella diagnostica<br />

differenziale tra carcinoma endometriale e AH.<br />

Quale biopsia endometriale?<br />

Non sussistono dubbi che l’isteroscopia e la biopsia mirata rappresentino un’evoluzione<br />

diagnostica rispetto alla D&C nell’identificazione della patologia endometriale<br />

focale, anche di tipo i<strong>per</strong>plasico. Tuttavia, assai frequentemente l‘EH<br />

costituisce un processo patologico diffuso, evidenziando una commistione delle<br />

singole lesioni elementari precedentemente descritte. In questo caso, i citati<br />

limiti predittivi dell’imaging isteroscopico non consentono allo stato attuale<br />

delle conoscenze di indicare razionalmente a quale target morfologico indirizzare<br />

una biopsia sotto visione. Ne consegue che anche recentemente ed in<br />

trials assai rappresentativi, la D&C viene ancora indicata come standard bioptico<br />

nella diagnostica dell’EH, con il limite derivante dalla necessità di ricovero<br />

e narcosi e possibilmente comportando più accessi alla struttura sanitaria.<br />

La tecnica di biopsia mirata isteroscopicamente si è evoluta congiuntamente<br />

ad un approccio filosofico miniinvasivo ed essenzialmente ambulatoriale,<br />

alla diagnostica della patologia endometriale. Va tuttavia sottolineato<br />

che la sua accuratezza nella diagnosi di EH non è stata mai valutata in studi<br />

randomizzati controllati e che il suo utilizzo è ancora limitato. La modalità<br />

tecnica di prelievo mirato sotto visione non è scontata e richiede una curva<br />

di apprendimento, legata non solo all’appropriatezza del target visivo ma<br />

anche alla congruità volumetrica e qualitativa del lembo bioptico escisso, necessarie<br />

al patologo <strong>per</strong> una rappresentativa indagine istologica. La maggioranza<br />

dei trials correlanti l’imaging isteroscopico con la prevalenza dell’ EH<br />

basa i propri risultati patologici su prelievi bioptici “orientati” (Tab. 3) al termine<br />

dell’ispezione isteroscopica, eseguiti con cannula sottile (Pipelle o Vabra)<br />

o con microcurette (Novak o Kevorkian). Questa modalità bioptica, successiva<br />

ad una diagnosi isteroscopica di EH rispecchia l’atteggiamento routinario<br />

più diffuso attualmente negli ambulatori di isteroscopia del nostro paese.<br />

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