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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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GESTIONE ISTEROSCOPICA DELLA RITENZIONE DI TESSUTO TROFOBLASTICO CAP. 21<br />

Epidemiologia e clinica<br />

La ritenzione di tessuto trofoblastico è una condizione non rara dopo aborto<br />

nel primo o secondo trimestre, parto vaginale o taglio cesareo, con una prevalenza<br />

riportata fino al 6%. Può essere <strong>per</strong>tanto considerata una complicanza<br />

relativamente frequente che in genere richiede un reintervento.<br />

Le manifestazioni cliniche più frequenti sono il sanguinamento (continuo o<br />

intermittente) e la comparsa di infezioni. Talora è completamente asintomatica<br />

con riscontro ecografico alla visita di controllo. La formazione di sinechie<br />

e l’infertilità sono possibili complicanze tardive.<br />

Iter diagnostico<br />

La diagnosi è basata sull’utilizzo dell’ecografia transvaginale bidimensionale,<br />

tecnica di imaging indiretta eseguita mediante l’utilizzo di sonde endovaginali<br />

multifrequenza (3-9 MHz). Il sospetto diagnostico viene posto in presenza<br />

di una neoformazione endocavitaria i<strong>per</strong>ecogena, disomogenea, con<br />

margine endometrio-miometriale mal definibile, con possibile falda fluida<br />

ipoecogena intracavitaria.<br />

L’integrazione dell’imaging transvaginale con l’esame Color o Power-Doppler<br />

consente di aumentare l’accuratezza diagnostica della procedura. Alcazar<br />

e coll. riportano in una serie consecutiva di 62 pazienti un valore predittivo<br />

positivo dell’89% ed un valore predittivo negativo del 95%. L’utilizzo combinato<br />

anche della sonoisterografia consente di migliorare ulteriormente l’accuratezza<br />

del triage, ed in particolare la specificità, riportata fino al 100% nei<br />

lavori di Zalel e coll. (Fig. 1). L’ecografia transvaginale tridimensionale può<br />

essere utile <strong>per</strong> meglio definire la sede della lesione alla ricostruzione multiplanare<br />

del volume acquisito, con la possibilità di evidenziarla anche su un<br />

piano coronale (Figg. 2-4).<br />

Il dosaggio sierico della ßhCG non è indicato <strong>per</strong> la diagnosi di ritenzione di<br />

materiale trofoblastico e non viene utilizzato.<br />

L’isteroscopia è stata inizialmente utilizzata come tecnica di imaging diretto<br />

della cavità uterina che consente la conferma diagnostica di un eventuale so-<br />

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