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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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INDICAZIONI, LIMITI E PROSPETTIVE DELLA MINISTEROSCOPIA OPERATIVA CAP. 9<br />

Il dolore durante l’isteroscopia è primariamente dovuto a: (1) l’introduzione<br />

dell’isteroscopio attraverso il canale cervicale, specialmente quando viene<br />

spinto ad attraversare l’orifizio uterino interno; (2) l’attività contrattile del miometrio<br />

causata dalla distensione della cavità prodotta dal mezzo di distensione;<br />

(3) la stimolazione diretta delle pareti uterine quando vengono a contatto<br />

con lo strumento.<br />

Nell’ultimo decennio, gli sforzi della ricerca nel campo dell’isteroscopia, sono<br />

stati indirizzati alla ottimizzazione della procedura e alla conseguente minimizzazione<br />

del disagio delle pazienti. In particolare, gli elementi che hanno notevolmente<br />

contribuito ad aumentare l’accessibilità e l’accettabilità della miniisteroscopia<br />

o<strong>per</strong>ativa, rendendola una procedura quasi indolore, veloce e scevra<br />

da complicanze, sono: l’utilizzo della soluzione salina come mezzo di distensione;<br />

la disponibilità di mini isteroscopi ad alta risoluzione; l’introduzione<br />

di una tecnica raffinata <strong>per</strong> l’inserimento dell’isteroscopio nell’orifizio uterino<br />

esterno, che risulta meno traumatica <strong>per</strong> la paziente (approccio vaginoscopico).<br />

L’approccio vaginoscopico, proposto da Bettocchi nel 1995, non necessita dell’utilizzo<br />

di uno speculum vaginale e di una pinza da collo. La vagina, essendo<br />

una cavità virtuale, può essere anch’essa distesa dal mezzo di distensione<br />

liquido erogato dall’isteroscopio, posizionato nella parte più profonda della<br />

vagina, alla stessa pressione di 30-40 millimetri di mercurio che verrà poi<br />

utilizzata <strong>per</strong> la distensione della cavità uterina. Successivamente l’endoscopio<br />

verrà guidato verso l’orifizio uterino esterno ed il canale cervicale.<br />

Numerosi studi retrospettivi e randomizzati hanno dimostrato che l’approccio<br />

vaginoscopico è altamente efficace e più veloce dell’approccio tradizionale,<br />

rispetto al quale ha anche il vantaggio di una riduzione del disagio della paziente.<br />

La riduzione del dolore è legata essenzialmente alle modifiche introdotte nella<br />

prima fase della procedura: mentre infatti la distensione vaginale con mezzo<br />

liquido è indolore, l’introduzione dello speculum, finanche del più piccolo,<br />

risulta generalmente mal tollerata dalla paziente. Questo elemento acquista<br />

particolare rilevanza in considerazione del fatto che le pazienti che si sottopongono<br />

all’isteroscopia sono spesso molto ansiose; <strong>per</strong>tanto, riducendo la<br />

sensazione dolorosa durante la prima fase della procedura, è verosimile attendere<br />

una migliore compliance globale.<br />

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