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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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MANUALE PER UN’ISTEROSCOPIA MODERNA<br />

versate senza la necessità di toccarle. Grazie a questa metodica, definita “approccio<br />

vaginoscopico”, è stato possibile eliminare il disagio della paziente<br />

patito, invece, nel tradizionale approccio all’utero. I dati della letteratura più<br />

recente riportano una compliance totale della paziente, riferendo che nel<br />

98.9% dei casi non è stato riferito disagio correlato all’introduzione dell’isteroscopio<br />

nella cervice uterina. Solo in presenza di segni clinici o subclinici di<br />

infezione vaginale l’isteroscopia viene subordinata ai risultati di uno striscio<br />

vaginale.<br />

Questa metodica ha <strong>per</strong>messo l’eliminazione completa di qualsiasi tipo di<br />

premedicazione anestetica o analgesica rendendo la procedura più rapida e<br />

priva di complicanze.<br />

L’orifizio uterino interno<br />

Il punto di maggiore difficoltà durante l’esame isteroscopico è rappresentato<br />

dal passaggio attraverso l’orifizio uterino interno che, in quanto punto anatomico<br />

più stretto del <strong>per</strong>corso seguito, rappresenta generalmente un ostacolo<br />

tecnico atto a provocare dolore alla paziente. L’OUI presenta normalmente<br />

un profilo ovale, con un asse maggiore traverso e un diametro di circa 4-5<br />

mm. Pertanto, l’impiego di un isteroscopio con profilo rotondo di 5 mm finisce<br />

<strong>per</strong> determinare una modificazione spaziale delle fibre muscolari, con lo<br />

stiramento di alcuni fasci e, di conseguenza, con la stimolazione di fibre sensitive<br />

che generano il dolore. La nuova generazione di isteroscopi dotati di<br />

profilo ovale e con un diametro totale di 4 mm, si adatta maggiormente all’anatomia<br />

del canale cervicale. Infatti, è sufficiente ruotare di 90° l’isteroscopio<br />

<strong>per</strong> allineare il principale asse longitudinale dello stesso con l’asse<br />

traverso dell’OUI.<br />

Un altro problema da affrontare <strong>per</strong> l’endoscopista è rappresentato dal fatto<br />

che l’ottica dei moderni isteroscopi presenta, generalmente, un angolo di 12°-<br />

30°; il che, se risulta particolarmente utile durante l’ispezione della cavità<br />

uterina, può complicare l’inserimento dell’isteroscopio nel canale cervicale.<br />

Infatti, ciò che l’endoscopista vede al centro del proprio monitor è in realtà posizionato<br />

30° (o 12° dipende dall’isteroscopio) più in basso. Pertanto, l’immagine<br />

cercata, ad esempio il canale cervicale, deve apparire nella metà<br />

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