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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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MANUALE PER UN’ISTEROSCOPIA MODERNA<br />

fine degli anni 70 - inizio anni 80 e divenne subito il trattamento di scelta. I<br />

vantaggi della mini invasività e della visualizzazione diretta sono evidenti.<br />

La tecnica standard prevede di iniziare la procedura prima dell’OUI sulla linea<br />

centrale e di progredire in senso cefalico verso il fondo. Le aderenze centrali<br />

sono più facilmente identificabili e la loro dissezione più sicura. Il secondo<br />

step dopo l’adesiolisi centrale è l’adesiolisi laterale <strong>per</strong> identificare gli<br />

osti tubarici fino a che non viene reintegrata la normale architettura uterina.<br />

Quanto più l’adesiolisi è laterale e le aderenze sono dense, tanto più difficile<br />

è l’adesiolisi e tanto maggiore è il rischio di <strong>per</strong>forazione uterina.<br />

Occasionalmente, la dissezione è fattibile con il solo isteroscopio, specialmente<br />

quando le aderenze sono velamentose. Quando le aderenze sono più dense<br />

e fibrose è necessario usare le forbici o strumenti elettrificati. La dissezione<br />

tagliente con strumenti meccanici ha il vantaggio di non danneggiare l’endometrio<br />

e di evitare le complicazioni elettro-chirurgiche.<br />

L’adesiolisi isteroscopica è stata descritta sia con forbicine, che con strumenti<br />

elettro-chirurgici quali elettrodi monopolari, elettrodi bipolari e con vaporizzazione<br />

laser. L’adesiolisi con strumenti elettro-chirurgici o con vaporizzazione<br />

laser ha il vantaggio di un taglio efficace e preciso e di una contemporanea<br />

buona emostasi, che garantisce una buona qualità della visione, ma<br />

comporta un rischio di ulteriore danno endometriale, che può essere ridotto<br />

riducendo la potenza utilizzata <strong>per</strong> la lisi delle aderenze e utilizzando elettrodi<br />

ad ago invece che elettrodi ad ansa. Così facendo la sicurezza è elevata<br />

e il danno endometriale è limitato.<br />

Con l’uso del laser, sia Nd-YAG che KTP laser, il danno tissutale è minimo con<br />

una profondità di necrosi di 1-2 mm.<br />

Metodi di guida<br />

L’adesiolisi isteroscopica comporta un rischio di <strong>per</strong>forazione uterina, specialmente<br />

quando le aderenze sono dense: <strong>per</strong> ridurre tale rischio sono stati<br />

proposti diversi metodi <strong>per</strong> guidare e controllare la procedura. Il metodo<br />

più utilizzato è la laparoscopia contemporanea, che offre la possibilità di prevenire<br />

la <strong>per</strong>forazione uterina con il vantaggio di identificare eventuali danni<br />

agli organi pelvici e di trattare eventuali danni uterini. Quando la parete uterina<br />

diventa sottile, la transilluminazione attraverso la parete uterina induce<br />

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