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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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MANUALE PER UN’ISTEROSCOPIA MODERNA<br />

zione, che andrà spesso ripetuta più volte nel corso dell’intervento. Diverse<br />

sono le possibilità di asportazione dei frammenti dalla cavità uterina. Sono vivamente<br />

sconsigliate le tecniche “alla cieca” (con pinza ad anelli o con curette)<br />

<strong>per</strong>ché oltre ad aumentare il rischio di complicanze (es. <strong>per</strong>forazione),<br />

causano un effetto traumatico sull’endometrio con relativo sanguinamento<br />

che può ostacolare una chiara visione endoscopica durante la prosecuzione<br />

dell’intervento.<br />

Generalmente i frammenti vengono rimossi retraendo il resettore dalla cavità<br />

uterina dopo aver afferrato i frammenti liberi con ansa da taglio. Anche se<br />

la rimozione del tessuto con il resettore sotto controllo visivo è la maniera<br />

più efficace, essa rappresenta una tecnica dispendiosa in termini di tempo.<br />

Recentemente è stato ideato un resettore con un sistema di aspirazione automatica<br />

dei frammenti (Resection Master by Gallinat, Wolf). Grazie ad una<br />

pompa estremamente efficace con impulsi integrati di aspirazione, i frammenti<br />

vengono immediatamente aspirati dopo che sono stati prodotti e rimossi<br />

dalla cavità uterina senza essere danneggiati dal mezzo di distensione.<br />

Una volta terminata la asportazione della formazione, si procede alla detersione<br />

della base di impianto fino alla visualizzazione dei fasci miometriali.<br />

Durante questa fase l’isteroscopista deve essere particolarmente attento e<br />

preciso nel modulare la profondità del taglio, evitando di ledere l’endometrio<br />

e le fibre miometriali sane circostanti.<br />

2) Vaporizzazione del mioma<br />

La vaporizzazione del mioma è eseguita utilizzando elettrodi cilindrici o sferici<br />

(Fig. 2) che vengono attivati lungo la su<strong>per</strong>ficie del mioma fino a determinare<br />

la sua completa scomparsa.<br />

La profondità della vaporizzazione dipende dalla durata del contatto, dalla resistenza<br />

e dalla potenza del generatore. E’ importante muovere lentamente<br />

l’elettrodo sul tessuto, applicando la corrente solo quando l’elettrodo è in fase<br />

di ritorno verso l’ o<strong>per</strong>atore. Una pressione <strong>per</strong> un tempo eccessivo nella<br />

medesima area potrebbe, infatti, determinare una <strong>per</strong>forazione uterina. Diversi<br />

studi hanno dimostrato che la vaporizzazione del mioma è significativamente<br />

più veloce rispetto alla chirurgia resettoscopica tradizionale (nessun<br />

residuo di mioma da rimuovere) con una <strong>per</strong>dita di sangue stimata < 100<br />

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