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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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COMPLICANZE DELL’ISTEROSCOPIA OPERATIVA E LORO PREVENZIONE CAP. 14<br />

Prevenzione: la prevenzione delle <strong>per</strong>forazioni uterine include una tecnica<br />

appropriata in fase di dilatazione, cauta introduzione del resettore sotto controllo<br />

visivo, il rispetto di una tecnica rigorosa che prevede di o<strong>per</strong>are in condizioni<br />

di <strong>per</strong>fetta visione, buona distensione delle pareti uterine, controllo<br />

della profondità di resezione, utilizzo del movimento passivo del resettore<br />

in senso postero-anteriore, sempre verso l’o<strong>per</strong>atore, riconoscimento tempestivo<br />

delle “false strade”, controllo ecografico intrao<strong>per</strong>atorio nei casi difficili<br />

(sinechiolisi di sinechie severe, miomectomie con importante componente<br />

intramurale) e non <strong>per</strong> ultimo l’utilizzo del resettore dopo un congruo<br />

<strong>per</strong>iodo di training dell’o<strong>per</strong>atore.<br />

2. EMORRAGIE: le complicanze emorragiche possono essere la conseguenza<br />

di una lacerazione o <strong>per</strong>forazione (sanguinamento post traumatico) oppure<br />

possono avvenire durante le resezioni di lesioni i<strong>per</strong>vascolarizzate o con<br />

profondo coinvolgimento della componente intramurale oppure di estese su<strong>per</strong>ficie<br />

cruentate.<br />

Prevenzione: prevenzione delle <strong>per</strong>forazioni e delle false strade, coagulazione<br />

dei vasi prima della sezione, preparazione preo<strong>per</strong>atoria con GnRH analoghi<br />

3. DANNO TERMICO: questa lesione può essere particolarmente grave in<br />

quanto può produrre lesioni ad organi aderenti all’utero (intestino, vescica) e<br />

può non essere diagnosticata immediatamente. Se viene lesionata un’ansa<br />

intestinale si manifesta <strong>per</strong>itonite con dolore addominale, febbre, nausea ed<br />

ileo, se invece la lesione è localizzata a livello della vescica compare ematuria<br />

e uro<strong>per</strong>itoneo. Le lesioni da danno termico sono più estese con l’uso della<br />

corrente da coagulo (onde interrotte) oppure con corrente mista tagliocoagulo<br />

piuttosto che con il taglio puro. Quando la lesione coinvolge le aree<br />

con miometrio sottile tipo zone cornuali, oppure si lavora nella profondità del<br />

miometrio nei casi di miomectomia G2 il danno termico può interessare tutto<br />

lo spessore del muscolo uterino con successiva compromissione degli organi<br />

adiacenti, ma anche in presenza di lesioni meno profonde l’istaurarsi<br />

della necrosi a livello dei fasci miometriali crea una cicatrice fibrotica di minor<br />

resistenza con conseguente alterazione dell’anatomia e della funzionalità<br />

contrattile. L’effetto di una cicatrizzazione viziosa della parete uterina încide<br />

molto sulla futura fertilità, aumentando il rischio di rottura uterina in<br />

corso di successiva gravidanza.<br />

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