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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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DIAGNOSTICA ECOGRAFICA DELLA PATOLOGIA ENDOCAVITARIA E MALFORMATIVA UTERINA CAP. 1<br />

me bioptico è possibile mediante l’utilizzo di specifici cateteri endouterini (Nelaton<br />

8 Fr – 14 Fr), che consentono di ottenere un campione endometriale<br />

adeguato <strong>per</strong> l’esame istologico in oltre il 90% dei casi. Nelle donne in <strong>per</strong>imenopausa<br />

l’ecografia transvaginale costituisce l’indagine di primo livello,<br />

<strong>per</strong>mettendo una adeguata valutazione dell’endometrio, del miometrio ma<br />

anche della funzionalità ovarica. La corretta valutazione di condizioni organiche<br />

e disfunzionali consente una diagnosi e quindi una appropriata terapia<br />

medico-chirurgica. In tal senso è indicata l’esecuzione dell’esame sempre in<br />

fase proliferativa precoce, poiché consente la semplice identificazione di lesioni<br />

endocavitarie (Fig. 7). Il color-power Doppler, la sonoisterografia e l’isteroscopia<br />

costituiscono sovrapponibili tecniche di secondo livello <strong>per</strong> la diagnosi<br />

di patologie organiche endometriali ed endocavitarie in pazienti in età<br />

fertile. L’utilizzo del color-power Doppler, con l’identificazione del “pedicle<br />

sign”, il peduncolo vascolare, <strong>per</strong>mette di diagnosticare la presenza di un polipo<br />

endometriale e di differenziarlo dalla i<strong>per</strong>plasia endometriale o dal mioma<br />

sottomucoso. La sonoisterografia consente di distinguere lesioni diffuse,<br />

di frequente riscontro in <strong>per</strong>imenopausa e riferibili prevalentemente ad i<strong>per</strong>plasia<br />

endometriale (Fig. 8) o più raramente a lesioni maligne (Fig. 9), da lesioni<br />

focali, riferibili a polipi (“pedicle sign”) o a miomi sottomucosi (Fig. 10).<br />

Ruolo della sonoisterografia nella valutazione<br />

pre-o<strong>per</strong>atoria dei miomi sottomucosi<br />

La miomectomia isteroscopica rappresenta la metodica standard <strong>per</strong> il trattamento<br />

dei miomi sottomucosi sintomatici (sanguinamenti uterini anomali,<br />

infertilità). Uno step critico <strong>per</strong> la completa valutazione pre-o<strong>per</strong>atoria è rappresentato<br />

dal corretto grading (G), vale a dire dalla valutazione del grado di<br />

estensione intramurale del mioma. Questo parametro, ben definito in ambito<br />

isteroscopico a metà degli anni novanta, è identificato come uno dei principali<br />

fattori prognostici riguardo l’esito intra-o<strong>per</strong>atorio (<strong>per</strong>forazione uterina,<br />

intravasazione, rimozione completa) e post-o<strong>per</strong>atorio della miomectomia<br />

isteroscopica. La classificazione proposta dal gruppo di Wamsteker ed adottato<br />

dalla Società Europea di Endoscopia definisce: G0 -un mioma peduncolato<br />

a competo sviluppo intracavitario; G1 -un mioma a parziale estensione in-<br />

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