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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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MANUALE PER UN’ISTEROSCOPIA MODERNA<br />

ponibili in termini di outcome riproduttivo a quelli ottenuti con l’approccio<br />

isteroscopico, tuttavia oggi l’isteroscopia rappresenta l’opzione terapeutica di<br />

scelta <strong>per</strong> i numerosi benefici posto<strong>per</strong>atori (ridotta morbilità, assenza di tessuto<br />

cicatriziale sulla parete addominale e uterina, più breve convalescenza<br />

e più rapido ritorno alle attività quotidiane, significativa riduzione dei costi),<br />

della miglior capacità riproduttiva (assenza di riduzione del volume della cavità<br />

uterina, minore intervallo preconcezionale dopo l’intervento) e della modalità<br />

di espletamento del parto (evitando il taglio cesareo in elezione).<br />

Gli aspetti attualmente dibattuti della metroplastica isteroscopica sono: l’indicazione<br />

al trattamento e la scelta della tecnica isteroscopica in relazione al<br />

tipo di malformazione.<br />

Scelta della tecnica. Nel 1974 Edstrom introdusse il trattamento isteroscopico<br />

dell’utero setto, basato sul concetto della visione transcervicale del setto<br />

e della sua resezione mediante isteroscopia. Da allora la tecnica chirurgica<br />

è stata <strong>per</strong>fezionata e standarizzata, e la tecnologia ha messo a disposizione<br />

degli o<strong>per</strong>atori strumenti sempre più sofisticati, miniaturizzati e sicuri: oggi<br />

sono disponibili due tipi di trattamento isteroscopico <strong>per</strong> i setti uterini - la<br />

chirurgia resettoscopica e la mini isteroscopia ambulatoriale - a ciascuno dei<br />

quali e’ possibile applicare correnti monopolari o bipolari (Fig. 4). La maggior<br />

parte degli Autori esegue l’intervento in fase proliferativa iniziale, non<br />

considerando essenziale la preparazione farmacologica dell’endometrio ad<br />

eccezione di due condizioni: setti estesi o completi.<br />

Qualunque sia il metodo usato, la tecnica chirurgica consiste nell’incisione<br />

del setto dall’apice, procedendo gradualmente verso il fondo; nel caso di setti<br />

spessi con ampio impianto fundico si procede nel contempo all’incisione<br />

del setto su ambo i lati, alternativamente, assottigliandolo gradualmente fino<br />

a lasciare un sottile s<strong>per</strong>one che poi viene inciso procedendo in senso laterale<br />

da un corno uterotubarico verso l’altro. La parte più delicata della procedura<br />

è decidere quando interrom<strong>per</strong>e l’incisione del setto <strong>per</strong> evitare complicanze<br />

immediate (<strong>per</strong>forazioni) o tardive (sinechie posto<strong>per</strong>atorie, rotture<br />

uterine in successive gravidanze). I criteri generalmente utilizzati sono i seguenti:<br />

la metroplastica viene interrotta quando gli osti tubarici sono chiaramente<br />

e simultaneamente visibili in visione panoramica e l’endoscopio può<br />

essere mosso liberamente senza ostacoli da un recesso cornuale all’altro,<br />

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