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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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MANUALE PER UN’ISTEROSCOPIA MODERNA<br />

poco conduttiva, non-ionica <strong>per</strong> l’elettrochirurgia monopolare e una soluzione<br />

molto conduttiva e ionica <strong>per</strong> la bipolare.<br />

Il fluido ideale <strong>per</strong> l’isteroscopia dovrebbe essere non-tossico, inerte, non metabolizzato,<br />

non deve comportare squilibri elettrolitici, dovrebbe esere eliminato<br />

dal corpo facilmente e non sbilanciare i normali meccanismi omeostatici<br />

se trattenuto dal corpo. Sfortunatamente, il fluido ideale non esiste. Le potenziali<br />

complicazioni legate all’uso attuale dei mezzi di distensione sono:<br />

1. Sovraccarico di fluidi<br />

2. Cambiamenti elettrolitici<br />

3. Tossicità dei metaboliti<br />

Le complicanze derivanti da troppi fluidi che entrano nel sistema circolatorio<br />

della paziente nascono dai componenti acquosi e dalle molecole utilizzate <strong>per</strong><br />

creare osmolarità nel mezzo di distensione. In una ricerca scozzese, un deficit<br />

di fluidi di 1-2 l si è verificata nel 5,2% degli interventi chirurgici isteroscopici<br />

e una <strong>per</strong>dita >2 l si è verificata nell’1% dei casi (Scottish Hysteroscopy<br />

Audit Group 1995). In Gran Bretagna (esclusa la Scozia), un deficit di fluidi >2<br />

l si è riscontrato nell’1-1,5% delle ablazioni endometriali (resezione con loop,<br />

roller ball ablation e combinazione delle due), mentre un tasso decisamente<br />

più rilevante a livello statistico, 5,1%, è stato riscontrato nelle ablazioni laser<br />

(Overton et al 1997). Un assorbimento eccessivo di mezzi di distensione liquidi<br />

è una delle complicazioni più frequenti nell’isteroscopia o<strong>per</strong>ativa, e anche se<br />

la maggior parte delle pazienti si riprende senza problemi, queste complicanze<br />

possono sfociare in complicanze gravi o decessi (Indman 1998).<br />

Una <strong>per</strong>dita di più di 1000 ml di glicina all’1,5% può portare a un edema cerebrale<br />

nel 100% delle pazienti (Istre et al 1994). La glicina e il sorbitolo vengono<br />

metabolizzati una volta assorbiti, con l’accesso di acqua che risulta in<br />

un’intossicazione, iponatremia e squilibri elettrolitici. Più di 55 anni fa, si riscontrò<br />

la sindrome di TUR dopo una resezione trans-uretrale (Nesbit 1948).<br />

Anche se il dibattito su quale sia la soluzione non-conduttiva più sicura è ancora<br />

pienamente a<strong>per</strong>to, l’i<strong>per</strong>-idratazione s<strong>per</strong>imentale sulle cavie da laboratorio,<br />

con diversi fluidi irriganti ha mostrato che il mannitolo acquoso al 5%<br />

aveva la <strong>per</strong>centuale di morte più bassa, seguito da un misto di sorbitolo e<br />

mannitolo e con la glicina all’1,5% che aveva la mortalità più alta. In ogni<br />

gruppo il tasso di mortalità degli animali era del 40%, 68% e 80% (Olsson e<br />

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