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manuale per un'isteroscopia moderna - Ginecologia

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DIAGNOSTICA ECOGRAFICA DELLA PATOLOGIA ENDOCAVITARIA E MALFORMATIVA UTERINA CAP. 1<br />

Salim e coll. nel 2003 e recentemente riproposti da Ghi e coll. Le figure 14-<br />

19 illustrano i possibili applicativi tecnologici con cui si possono analizzare<br />

volumi ecografici uterini raccolti e valutati immediatamente o a distanza di<br />

tempo e luogo. Questi applicativi consentono oggi di differenziare chiaramente<br />

l’endometrio dall’archimetrio (strato miometriale interno o basale) e<br />

dalla porzione medio-esterna del miometrio. L’ecografia tridimensionale costituisce<br />

oggi il test diagnostico standard nello studio delle malformazioni<br />

uterine, rendendo controindicata l’esecuzione della laparoscopia diagnostica<br />

<strong>per</strong> la sola valutazione del profilo esterno dell’utero.<br />

Ruolo della diagnostica ecografica nelle pazienti<br />

asintomatiche<br />

L’ecografia transvaginale è ormai sempre più spesso parte del consulto ginecologico<br />

di routine, con aumento di prevenzione secondaria di importanti<br />

condizioni patologiche, soprattutto annessiali (endometriosi, sospette lesioni<br />

ovariche maligne), ma anche causa di riscontro di ispessimenti endometriali<br />

da polipo endometriale, condizione parafisiologica riscontrabile in circa<br />

il 20% delle pazienti in post-menopausa. Questo uso indiscriminato della tecnica<br />

deve <strong>per</strong>ò far ricadere il riscontro in un ambito clinico di buon senso e<br />

corretta gestione del riscontro stesso. In particolare, il riscontro in post-menopausa<br />

di ispessimenti endometriali non deve indurre ad un immediato approfondimento<br />

diagnostico seppur mini-invasivo come l’isteroscopia. L’unico<br />

dato pubblicato disponibile in letteratura è l’es<strong>per</strong>ienza di Gerber e coll. che<br />

riportano una identica sopravvivenza globale e libera da malattia in pazienti<br />

in cui la diagnosi di carcinoma endometriale era stata fatta in assenza di sintomo<br />

(sanguinamento uterino in post-menopausa) o entro otto settimane dalla<br />

comparsa del sintomo, con invece peggioramento della prognosi in caso di<br />

diagnosi fatta oltre le otto settimane dalla comparsa del sintomo. I risultati<br />

di un recente studio multicentrico sulla prevalenza di carcinoma endometriale<br />

in polipi e lesioni polipoidi su endometrio atrofico riporta una prevalenza<br />

di i<strong>per</strong>plasia atipica e carcinoma in pazienti sintomatiche del 2.2% e del<br />

3.7%, e in pazienti asintomatiche dell’1.2% e dello 0.4%, che diviene dello<br />

0.1% in presenza di una lesione a su<strong>per</strong>ficie e vascolarizzazione regolare ti-<br />

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