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spazi per la memoria storica - Sistema Archivistico nazionale ...

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« Note sono le dolorose vicende ... » 317<br />

so a Genova di profondo sconforto <strong>per</strong> quanto era accaduto, aggravato<br />

dal<strong>la</strong> consapevolezza di un recu<strong>per</strong>o solo parziale del<strong>la</strong> documentazione e<br />

dal crescente senso di frustrazione determinato dagli orientamenti di accentramento<br />

conservativo del nuovo Governo.<br />

Gli archivi governativi occupavano 11 stanze al di sopra del primo appartamento<br />

dell’a<strong>la</strong> destra di Pa<strong>la</strong>zzo ducale, in due delle quali si trovavano<br />

ammassate in terra, <strong>per</strong> mancanza di scaffali, le carte del Senato e di altre<br />

magistrature. Una parte, inoltre, in epoca francese era stata spostata in una<br />

stanza a livello del cortile, a causa dell’incorporamento al<strong>la</strong> torre di due dei<br />

locali d’archivio. In una camera specifica erano conservati l’Archivio palese<br />

e una porzione del<strong>la</strong> documentazione più recente che, come si è già ricordato<br />

nel paragrafo precedente, si era accumu<strong>la</strong>ta in vari <strong>spazi</strong> in modo disorganico.<br />

All’epoca del Governo provvisorio, su richiesta del senatore Fravega,<br />

era stato formato un archivio partico<strong>la</strong>re e separato di carte dell’antica Camera<br />

e degli uffici finanziari ad essa subentrati, senza tenere conto dei diversi<br />

soggetti che le avevano prodotte, concentrato in tre stanze sopra gli<br />

uffici dell’Intendenza generale. Il fondo del Magistrato delle comunità si<br />

trovava, in disordine e senza custodia, nel locale in quel momento utilizzato<br />

<strong>per</strong> le attività catastali e in altre due stanze adiacenti. Molte scritture<br />

dell’antico Magistrato di guerra giacevano ancora nello <strong>spazi</strong>o ormai occupato<br />

dai sindaci del<strong>la</strong> città 103.<br />

Arata segna<strong>la</strong>va inoltre, in una nota del 7 aprile, altri fondi documentari<br />

esistenti in Genova:<br />

– Archivio dei Tribunali e delle Commissioni civili creati dopo il 1797;<br />

– Archivio del Collegio dei notai;<br />

– Archivio del<strong>la</strong> Casa di San Giorgio;<br />

– Archivio detto del<strong>la</strong> « Commune di Genova »;<br />

– Archivio detto delle « O<strong>per</strong>e pie Spedale Spedaletto e Poveri »;<br />

– Archivio del Magistrato dell’abbondanza;<br />

– Archivio detto Criminale;<br />

– Archivio detto delle Corporazioni religiose, che si trovava presso<br />

l’Ufficio del demanio;<br />

– Archivio detto del<strong>la</strong> Polizia, nel quale erano prima presenti molte<br />

——————<br />

103 AS GE, Archivio dell’Archivio, b. G8, fasc. B. Notizie tratte dai rapporti di Arata al conte Castel<strong>la</strong>ni<br />

Tettoni, intendente generale di Genova (22 gennaio 1816) e al primo presidente del Senato di<br />

Genova, Carbonara (6 e 8 aprile 1816).

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