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spazi per la memoria storica - Sistema Archivistico nazionale ...

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« Quando deposta <strong>la</strong> Corona di Sovrana » 391<br />

La documentazione prodotta da questi grandi “Comuni” urbani, considerata<br />

di <strong>per</strong>tinenza statale, finì quindi generalmente <strong>per</strong> essere trasferita<br />

negli archivi di concentrazione istituiti nel<strong>la</strong> maggior parte degli stati<br />

preunitari fra <strong>la</strong> fine del Settecento e <strong>la</strong> Restaurazione, mentre gli attuali<br />

archivi storici comunali presenti nei medesimi capoluoghi conservano<br />

soltanto <strong>la</strong> documentazione formatasi a partire dall’istituzione delle amministrazioni<br />

municipali come enti separati dal soggetto “Stato”. Tanto<br />

<strong>per</strong> fare un solo esempio, l’archivio storico comunale di Firenze conserva<br />

documenti soltanto a partire dal 1782, in quanto <strong>la</strong> Comunità fiorentina<br />

venne istituita con editto granducale del 20 novembre 1781 4, nell’ambito<br />

delle riforme amministrative volute da Pietro Leopoldo. Invece gli atti<br />

del Comune medioevale confluirono, insieme a quelli delle magistrature<br />

centrali repubblicane e medicee, nei vari archivi di concentrazione istituiti<br />

a partire dal 1778 e successivamente riuniti nell’Archivio centrale di<br />

Stato fondato nel 1852, di cui l’attuale Archivio di Stato di Firenze costituisce<br />

l’erede diretto 5.<br />

Confronti ancora più puntuali con <strong>la</strong> realtà genovese possono effettuarsi<br />

sugli archivi delle altre due repubbliche che erano sopravvissute in Italia<br />

fino al<strong>la</strong> fine del Settecento, ossia Venezia e Lucca.<br />

« Tolti pochi uffici a circoscrizione locale, negli organi centrali non vi era separazione<br />

fra governo del<strong>la</strong> città – o piuttosto del<strong>la</strong> città e Dogado, territorio originario o, come<br />

si diceva, distretto di Venezia – e governo dello Stato, essendo <strong>la</strong> repubblica naturale<br />

prosecuzione e sviluppo del comune Veneciarum »,<br />

si afferma nel<strong>la</strong> Guida generale degli Archivi di Stato italiani a proposito di<br />

Venezia 6. Pertanto tutta <strong>la</strong> documentazione dell’antica Repubblica finì <strong>per</strong><br />

essere concentrata, dopo vicende assai tormentate, nell’Archivio generale<br />

veneto istituito nel 1817 presso il convento dei Frari, diretto precursore<br />

dell’attuale Archivio di Stato. All’Archivio di Stato <strong>per</strong>vennero anche il<br />

fondo del<strong>la</strong> Municipalità provvisoria che o<strong>per</strong>ò tra il 12 maggio 1797 e il 17<br />

gennaio 1798 e quelli degli organi preposti all’amministrazione di Venezia<br />

e del Dogado durante <strong>la</strong> prima dominazione austriaca. L’archivio storico<br />

——————<br />

4 Per informazioni sul<strong>la</strong> storia e <strong>la</strong> consistenza dei fondi dell’archivio storico comunale di Firenze<br />

si può ora consultare il sito http://www.comune.firenze.it/archiviostorico.<br />

5 Guida generale degli Archivi di Stato italiani, II, Roma, Ministero <strong>per</strong> i beni culturali e ambientali,<br />

Ufficio centrale <strong>per</strong> i beni archivistici, 1983, p. 27.<br />

6 Guida generale degli Archivi... cit., IV, 1994, p. 877.

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