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spazi per la memoria storica - Sistema Archivistico nazionale ...

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344<br />

Pao<strong>la</strong> Caroli<br />

– estendere <strong>la</strong> pianta organica e il rego<strong>la</strong>mento degli Archivi del Regno<br />

a quelli genovesi;<br />

– prevedere come <strong>per</strong>sonale un direttore capo di divisione; uno di sezione;<br />

un segretario di prima c<strong>la</strong>sse; due segretari di seconda; un applicato<br />

di prima c<strong>la</strong>sse, uno di seconda, due di terza, due di quarta; un legatore<br />

di libri; due uscieri; tre applicati straordinari di quarta c<strong>la</strong>sse.<br />

Il 26 febbraio 1858 Cipollina trasmise <strong>la</strong> proposta del<strong>la</strong> nuova pianta<br />

del <strong>per</strong>sonale, richiesta dal<strong>la</strong> Direzione generale di Torino, dal<strong>la</strong> quale gli<br />

archivi governativi, notarili e di San Giorgio risultano chiaramente dipendere<br />

da lui 138.<br />

Con <strong>la</strong> nuova organizzazione generale degli archivi del 4 marzo 1860 e<br />

re<strong>la</strong>tivo organico approvato con decreto dell’11 gli archivi governativi di Genova<br />

diventarono una Sezione diretta da un capo sezione, coadiuvato da un<br />

segretario e dagli applicati, poi, con <strong>la</strong> riforma del 1861, una Divisione. Si<br />

concludeva così un ciclo sul piano organizzativo e come ricordava Cipollina<br />

« in uno stabilimento di tal genere quale è questo, attesa <strong>la</strong> sua importanza,<br />

venne preposta una direzione » 139.<br />

Nel frattempo egli aveva espresso in una nota del 13 marzo 1860 al direttore<br />

generale degli archivi Miche<strong>la</strong>ngelo Castelli le sue preoccupazioni e<br />

risentite considerazioni sulle proposte formu<strong>la</strong>te dal<strong>la</strong> Commissione creata<br />

dal Governo a Genova al fine di formu<strong>la</strong>re i criteri di un rego<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

conservazione dei monumenti patri:<br />

« ... mentre nello stesso [<strong>la</strong>voro] si invoca l’appoggio governativo <strong>per</strong> ciò che si riferisce<br />

all’esecuzione, si crede di poterne prescindere nel<strong>la</strong> parte direttiva. Tra i monumenti<br />

che meritano le maggiori sollecitudini vi figurano non solo quelli che accennano<br />

al passato con effigie, con allegorie, con emblemi, con iscrizioni ma in principal modo<br />

gli es<strong>per</strong>imenti con segni convenzionali, i fedeli e non interrotti concetti di intiere generazioni,<br />

i documenti cioè diplomatici, amministrativi, economici, ecc., <strong>la</strong> cui conservazione<br />

fu affidata dallo Stato all’Amministrazione degli Archivi. Ora mentre dai numerosi<br />

cultori di storia patria, che vanno da qualche tempo così sensibilmente aumentando<br />

in questa Città, si sente il bisogno di ben intese provvidenze al riguardo e si<br />

ascrive a tiepidezza <strong>la</strong> involontaria inazione, il sottoscritto non potrebbe [fare] a meno<br />

di dolersi che si voglia sottrarre a questa Amministrazione una parte delle sue attribuzioni,<br />

quantunque non abbia potuto esercitarle finora nel<strong>la</strong> richiesta pienezza ed a seconda<br />

dei più urgenti bisogni.<br />

——————<br />

138 AS GE, Archivio dell’Archivio, reg. F2, c. 7.<br />

139 Ibid., c. 88.

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