Johann Nepomuk Nestroy Tradizione e trasgressione a cura di ...
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Fabrizio Cambi<br />
così a Venere: «Von mir wissen S’ ja, Gnä’ Frau – Sie waren immer der<br />
Brennpunkt meiner Ellipsen». Come forze centripete mondo delle fate e<br />
dei maghi, sistema solare e costellazioni smascherano l’illusorietà della<br />
fortuna e scan<strong>di</strong>scono quella marcia che può condurre alla fine del mondo<br />
proprio perché il mondo è <strong>di</strong>viso fra ricchi e poveri, fra nobilotti e straccioni<br />
vagabon<strong>di</strong>, tutti accomunati, nella <strong>di</strong>versità e alternanza dei destini,<br />
dalla ricerca del denaro che <strong>di</strong>viene l’essenza dell’essere umano: «cercano<br />
del denaro, sono dunque uomini e non spiriti» 21 , così il servo Melchior<br />
nella comme<strong>di</strong>a Einen Jux will er sich machen (1842) rassi<strong>cura</strong> se stesso alla<br />
vista <strong>di</strong> presunti spettri. Lo stesso epilogo nestroyano, che presenta una<br />
rassi<strong>cura</strong>nte ricomposizione <strong>di</strong> rapporti morali biedermeieriani, appare<br />
pertanto poco cre<strong>di</strong>bile e spiegabile solo con la <strong>di</strong>sincantata intenzione<br />
dell’autore <strong>di</strong> proporre ironicamente proprio una soluzione incre<strong>di</strong>bile.<br />
Altrettanto si potrebbe <strong>di</strong>re dell’epilogo <strong>di</strong> Soyfer che delega non alla fata<br />
Amorosa ma a una cometa il compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere un sentimento d’amore<br />
cui l’umanità è insensibile.<br />
Il motivo astronomico, limitato in Lumpazivagabundus al personaggio del<br />
calzolaio pessimista, viene amplificato in Der Weltuntergang <strong>di</strong> Soyfer che<br />
assegna la possibilità <strong>di</strong> salvezza della terra a un elemento cosmico extraterrestre<br />
e antropomorfizzato, decretando un’inesorabile visione negativa<br />
dell’umanità dovuta certo più alle leggi <strong>di</strong> mercato e allo sfruttamento che<br />
non alla rassegnata e cinica concezione esistenziale <strong>di</strong> <strong>Nestroy</strong> che, ad<br />
esempio, in Die beiden Nachtwandler (1836) affermava:<br />
Ich glaube von jedem Menschen das Schlechteste, selbst von mir,<br />
und ich hab’ mich noch selten getäuscht.<br />
La ricezione del trifoglio dei <strong>di</strong>ssoluti e <strong>di</strong>soccupati Leim, Zwirn e Kniriem,<br />
che si ricompone nel lieto fine come antidoto alla miseria materiale e<br />
morale, è trasferita da Soyfer nelle tre figure <strong>di</strong> vagabon<strong>di</strong> Hupka,<br />
Pistoletti e Paul nella comme<strong>di</strong>a in 9 quadri Astoria, <strong>di</strong>mostrazione ra<strong>di</strong>cale<br />
dell’incompatibilità fra lo stato, che in base a truffe, a una falsa propaganda<br />
e alla credulità del popolo, può nascere e imporsi, e l’uomo che in<br />
cerca <strong>di</strong> una terra dove fermarsi e costruire la propria vita, è condannato a<br />
non trovarla. Apre la comme<strong>di</strong>a il Wanderlied <strong>di</strong> Hupka e Pistoletti che per<br />
strada, facendo autostop, cercano il pretesto <strong>di</strong> farsi arrestare o ricoverare<br />
in ospedale per sbarcare il lunario. La chiude la ballata Willst du, zerlumpter<br />
21 <strong>Johann</strong> <strong>Nestroy</strong>: Einen Jux will er sich machen. In: J. N.: Werke, cit. (nota 3), p.<br />
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