Johann Nepomuk Nestroy Tradizione e trasgressione a cura di ...
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Alberto Destro<br />
senso deteriore a questa parola) fa ricorso a materiali tratti dal presente: se<br />
cioè il suo <strong>di</strong>scorso al pubblico passa attraverso un confronto con la realtà<br />
del presente. È facile osservare, infatti, che tutte le farse <strong>di</strong> <strong>Nestroy</strong> sono<br />
ambientate nel presente. Perfino i pochissimi esempi giovanili apparentemente<br />
<strong>di</strong> ambientazione me<strong>di</strong>evale (come Die Zauberreise in <strong>di</strong>e Ritterzeit)<br />
sono in realtà attualissimi nella loro satira del gusto me<strong>di</strong>evaleggiante dei<br />
drammi trivialromantici contemporanei. Ma altrettanto essenziale è sottolineare<br />
– è l’altro punto che qui vorrei mettere in evidenza – che i riferimenti<br />
al presente nel teatro nestroyano compaiono sempre me<strong>di</strong>ati attraverso<br />
materiali teatrali (situazioni, personaggi, costellazioni <strong>di</strong> personaggi,<br />
intrecci ecc.) attinti alla tra<strong>di</strong>zione. Il presente appare filtrato attraverso il<br />
filtro universale della convenzione teatrale.<br />
Il presente costituisce l’orizzonte degli spettatori e non sarà dunque arbitrario<br />
cercarne le tracce nei testi che <strong>Nestroy</strong> propone loro. Ma con una<br />
avvertenza. Il presente non significa necessariamente cronaca, ripondenza<br />
ai fatti del giorno. Questi, anzi, si cercheranno invano in forma <strong>di</strong>retta o<br />
esplicita in <strong>Nestroy</strong>, ben avvertito dall’esperienza personale e collettiva<br />
dell’impossibilità <strong>di</strong> passare la censura preventiva per allusioni troppo<br />
strette all’attualità. Laddove esse, malgrado tutto, ricorrano, sono sempre<br />
filtrate, depurate e ridotte ai loro aspetti generali, oppure sono <strong>di</strong> carattere<br />
letterario o ancor meglio teatrale. Titus Feuerfuchs può chiosare il rapido<br />
tramonto delle sue fortune con il rinvio al titolo del dramma <strong>di</strong> Grillparzer<br />
König Ottokars Glück und Ende, altri riferimenti all’attualità sono o molto cifrati<br />
o inesistenti. Il presente è allora senz’altro lo spazio <strong>di</strong> <strong>Nestroy</strong>, ma si<br />
tratta del presente dei gran<strong>di</strong> (oppure piccoli, non importa) fenomeni storici,<br />
delle tendenze in atto, dei movimenti sotterranei o palesi spesso quasi<br />
inavvertibili e forse inavvertiti a livello <strong>di</strong> consapevolezza riflessa da parte<br />
<strong>di</strong> molti spettatori, ma resi manifesti proprio dal sismografo della loro elaborazione<br />
teatrale, dalla rappresentazione o magari dalla loro deformazione<br />
satirica o caricaturale portata sulla scena: non dunque i singoli fatti,<br />
gli avvenimenti, le persone dell’attualità (che potevano comportare rischi<br />
insopportabili con la censura), ma certamente linee portanti del presente,<br />
quasi si <strong>di</strong>rebbe una storiografia del presente fatta in <strong>di</strong>retta dalle tavole del<br />
palcoscenico. Accennerò a qualche esempio per rendere il <strong>di</strong>scorso un po’<br />
meno astratto.<br />
Ogni lettore e ogni spettatore dei testi nestroyani conosce molto bene il<br />
ruolo determinante che in essi ha il denaro. Il fenomeno della particolare<br />
attenzione al denaro e al suo potere nel gioco dei rapporti umani è ben