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In questa prospettiva, bisogna ricordare che la<br />

giurisprudenza ha elaborato una serie di indici,<br />

ricor rendo i quali è necessario riconoscere al lavoratore<br />

la qualifica di cui si parla: in particolare,<br />

la qualifica di dirigente è stata riconosciuta a chi<br />

partecipi al governo effettivo dell’attività aziendale,<br />

con facoltà di im partire direttive generali e<br />

con l’assunzione di poteri che influenzino l’intero<br />

complesso dell’azienda, o un suo importante<br />

ramo; inoltre, è necessario che vi sia assenza di<br />

dipendenza gerarchica, nel senso che il dirigente<br />

dipende diret tamente dal titolare dell’impresa, o<br />

datore di lavoro, di cui costituisce l’alter ego, ed è<br />

responsabile direttamente verso lo stesso 37 .<br />

Pertanto, il giornalista definito apicale dal contratto<br />

potrebbe sempre provare di non aver di fatto<br />

svolto i poteri tipici del dirigente, con conseguente<br />

applicabilità nei suoi confronti, in caso di licenziamento,<br />

della disciplina ordinaria. La questione<br />

assume una rilevanza particolare in generale<br />

(giacché anche il direttore non sempre dispone<br />

171<br />

risoluzione del rapporto<br />

dell’autonomia e <strong>dei</strong> poteri riconosciutigli dall’art.<br />

6) e, in particolare, con riferimento alla figura del<br />

vice – direttore. In quest’ultimo caso, si deve di<br />

volta in volta riflettere sui poteri che siano stati effettivamente<br />

delegati e comunque esercitati, e se<br />

questi poteri siano prevalenti rispetto alla totalità<br />

delle attribuzioni del vice – direttore.<br />

Prima di concludere, bisogna ancora ricordare<br />

che, secondo il più recente orientamento della<br />

giurisprudenza 38 , il licenziamento disciplinare<br />

del dirigente deve avvenire nel rispetto della<br />

procedura ex art. 7 S.L.. Anche in questo caso,<br />

dunque, il datore di lavoro deve preventivamente<br />

contestare al dirigente l’addebito e sentirlo in<br />

sua difesa: solo a questo punto, e sempre che<br />

le giustificazioni non siano accolte, può licenziarlo.<br />

Nel caso di omissione o comunque violazione<br />

della procedura, il licenziamento è illegittimo, e il<br />

giornalista apicale ha diritto all’indennizzo di cui<br />

si è parlato.<br />

37 Cass. 14/10/76 n. 3454, in Foro it. 1977, I, 1269; in senso conforme, v.: Cass. 16/12/78 n. 6033, ivi, Rep. 1978, v. Lavoro<br />

(rapporto), n. 341; Cass. 21/3/80 n. 1922, in Riv. giur. lav. 1981, II, 154; Cass. 10/9/81 n. 5069, in Orientamenti 1982, 25; Cass.<br />

19/2/82 n. 1064, ivi 1982, 1101; Cass. 8/2/86 n. 810, in Giust. civ., Mass. 1986, 245; Cass. 3/6/86 n. 3717, ibidem, 1063;<br />

Cass. 14/2/87 n. 1652; Trib. Milano 20/11/81, in Orientamenti 1982, 110; Pret. Milano 6/6/81, in Lavoro 80 1981, 712; Trib.<br />

Milano 30/5/84, ivi 1984, 815. In particolare, le S.U. hanno ritenuto quanto segue: “Le mansioni di dirigente, anche al fine del<br />

riconoscimento della corrispondente qualifica, sono ravvisabili solo quando il lavoratore subordinato, tanto all’interno dell’impresa,<br />

quanto nei rapporti con i terzi, abbia ampi poteri decisionali, senza ne cessità di chiedere di volta in volta al datore di<br />

lavoro istruzioni o consensi, e sia quindi in grado di influenzare la vita dell’azienda, con le sue discrezionali determinazioni e<br />

con sua diretta responsabilità, ponendosi quale alter ego dell’imprendi tore” (Cass. S.U. 23/4/86 n. 2856, in Giust. civ., Mass.<br />

1986, 802).<br />

38 La questione sembra ormai superata a seguito dell’autorevole intervento di Cass. Sez. Un. 30/3/2007 n. 7880, in Giur.<br />

it. 2008, 70, e in Riv. it. dir. lav. 2008, 146, con nota di Dario Scimè, “Licenziamento disciplinare del dirigente e applicabilità<br />

dell’art. 7 St. Lav.”, che ha appunto concluso nel senso dell’applicabilità della procedura ex art. 7 S.L. nel caso del licenziamento<br />

disciplinare del dirigente, a prescindere dal fatto che sia o no di vertice. La giurisprudenza successiva si è prontamente<br />

adeguata al descritto orientamento: Cass. 21/11/2007 n. 24246, in D&L 2008, 283, con nota di Giuseppe Bulgarini D’Elci,<br />

“Licenziamento del dirigente: si conferma il superamento della distinzione tra dirigenti apicali e dirigenti minori o pseudodirigenti”;<br />

Trib. Milano 11/7/2008, in Orient. giur. lav. 2008, 713; Trib. Milano 12/7/2008, in Orient. giur. lav. 2008, 716.

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