Scarica (PDF) - Ordine dei Giornalisti
Scarica (PDF) - Ordine dei Giornalisti
Scarica (PDF) - Ordine dei Giornalisti
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Commento<br />
Disposizioni relative a questa figura professionale<br />
si rinvengono nell’art. 5, nell’art. 11 e nel presente<br />
articolo. In realtà, fermo restando il carattere subordinato<br />
del rapporto che lega il corrispondente<br />
all’editore, è possibile individuare due figure ben<br />
distinte di corrispondente che, pur avendo in comune<br />
il ruolo di soddisfare l’esigenza informativa<br />
del giornale da un luogo determinato, sono regolate<br />
in maniera assolutamente distinta.<br />
Da un lato vi è, infatti, il redattore – corrispondente,<br />
ovvero colui che opera da una redazione<br />
esterna, e al quale spetta, al ricorrere di determinate<br />
condizioni, la qualifica di capo servizio;<br />
dall’altro, il corrispondente tout – court, che gode<br />
di un proprio specifico trattamento economico e<br />
che opera al di fuori di qualsiasi struttura redazionale.<br />
Ai sensi dell’art. 5, spetta innanzitutto la qualifica<br />
di redattore sia al giornalista inserito in una redazione<br />
decentrata sia al giornalista che operi da<br />
capoluoghi di provincia ed al quale sia richiesto<br />
di fornire in modo continuativo non solo notizie<br />
di cronaca locale, ma anche notizie di carattere<br />
nazionale o internazionale, personalmente elaborate.<br />
Si tratta di due ipotesi tra loro ben distinte;<br />
infatti, nel caso di giornalista inserito nella redazione<br />
decentrata, la qualifica di redattore spetta<br />
a prescindere dalla natura delle notizie che lo<br />
stesso sia tenuto a fornire 1 ; viceversa, nel caso<br />
di giornalista che operi al di fuori di una redazione,<br />
risulterà necessario valutare la continuità<br />
93<br />
corrispondenti<br />
della prestazione e la rilevanza <strong>dei</strong> servizi forniti;<br />
qualora ricorra il requisito indicato (elaborazione<br />
di notizie di carattere non meramente locale), la<br />
giurisprudenza è concorde nell’affermare il diritto<br />
del giornalista all’attribuzione della qualifica di redattore,<br />
e ciò anche in considerazione dell’analogia<br />
tra la previsione contrattuale e quella di cui al<br />
contratto del ’59, avente forza di legge 2 .<br />
Dunque, gli elementi principali che caratterizzano<br />
la figura del redattore corrispondente sono dati<br />
dall’attività di elaborazione delle notizie, che si ha<br />
quando “la sua attività non si limiti alla trasmissione<br />
di notizie, presentati come eventi o fatti, ma<br />
si evolve in un processo di analisi <strong>dei</strong> fatti stessi,<br />
inteso a cogliere in essi, in una valutazione soggettiva,<br />
peculiarità di significato e dimensione<br />
culturale, ai fini di una elaborazione costituente<br />
l’aspetto precipuo di una comunicazione che<br />
non si risolve nella sola considerazione della pura<br />
notizia” 3 , e dal fatto che tali notizie non abbiano<br />
un rilevanza meramente locale.<br />
Viceversa, risulta irrilevante il fatto che l’editore<br />
disponga o meno di una specifica sede o redazione<br />
nella località in cui il redattore – corrispondente<br />
rende la sua prestazione 4 , potendo di fatto<br />
tale sede coincidere con la sua abitazione 5.<br />
Tali considerazioni sono state condivise anche<br />
dalla dottrina: “Da questa normativa emerge che<br />
l’attività di delle notizie è il<br />
principale elemento che distingue le mansioni del<br />
corrispondente - redattore, sia quando egli operi<br />
nell’ambito di una struttura organizzativa locale (...)<br />
sia quando egli lavori isolatamente, di solito utiliz-<br />
1 così Cass. 19/1/84 n. 480, in Giur. It. 1984, I, 1, 1259.<br />
2 “Ai sensi dell’art. 5 ccnl 10 gennaio 1959, reso efficace erga omnes con dpr 16 gennaio 1961 n. 153, affinché l’attività <strong>dei</strong> un<br />
giornalista corrispondente da capoluogo di provincia, che non faccia parte di una redazione succursale o distaccata, integri<br />
svolgimento delle mansioni di redattore, occorre oltre la quotidianità della prestazione lavorativa, che questa sia estesa alla<br />
trasmissione in modo continuativo di notizie elaborate che non siano di sola cronaca locale ma anche italiane od estere di<br />
carattere generale” Cass. 18/4/90 n. 3191, in Foro it. Rep. 1990, voce Lavoro (rapporto) n. 544; conf. Cass. 9/3/98 n. 2611, in<br />
Foro it. 1998, I, 1392; Cass. 12/8/08 n. 21540<br />
3 Cass. 7/3/85 n. 1886, in Foro it. Rep. 1985, voce Lavoro (rapporto) n. 592; conf. Trib. Milano 24/8/04, est. Punzo, nella causa<br />
tra V.D. c. AGA Spa.<br />
4 Cass. 9/4/04 n. 6983<br />
5 Così Trib. Milano 15/7/02, in D&L 2002, 962; tale pronuncia è stata confermata in sede di appello, e da ultimo dalla Cassazione,<br />
che ha riconosciuto “la correttezza della decisione impugnata, che ha ritenuto l’organizzazione<br />
del lavoro del M. nel suo collegamento pressoche’ quotidiano con la redazione di Milano” (Cass. 21540/08 cit.).