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far venir meno tra giornalista e giornale il rapporto<br />

di consonanza ideologica e compatibilità<br />

politica che ha costituito la premessa della<br />

collaborazione e la condizione della sua permanenza<br />

nel tempo. Pertanto, per l’applicabilità<br />

della clausola di coscienza, non è necessario<br />

che al giornalista sia inibito di esprimersi<br />

liberamente, né che siano rifiutati i suoi articoli<br />

o i suoi servizi, né ancora è necessario che<br />

l’editore gli commissioni articoli o servizi che<br />

ripugnino alla sua coscienza e dignità;<br />

3. il mutamento di indirizzo politico rileva anche<br />

con riguardo ai giornali c.d. indipendenti.<br />

Infatti, il rapporto di compatibilità politica e di<br />

omogeneità d’impostazione ideologica è implicito<br />

anche nella collaborazione al giornale<br />

c.d. indipendente o d’informazione, giacché<br />

non v’è giornale indipendente che non abbia<br />

un suo preponderante orientamento ideologico.<br />

Per questo motivo, l’art. 32 non pone alcuna<br />

distinzione tra testate, a seconda che siano<br />

politiche o indipendenti;<br />

4. è irrilevante che il mutamento sia stato rapido<br />

o graduale; anzi, l’ipotesi del mutamento<br />

graduale è quello che più frequentemente<br />

potrebbe accadere nella stampa disimpegnata<br />

ideologicamente, in quanto essa deve tener<br />

conto dell’eterogeneità <strong>dei</strong> suoi lettori e quindi<br />

della possibilità di ferirne alcune categorie con<br />

svolte repentine;<br />

5. il mutamento rileva anche qualora venga<br />

mantenuto un pluralismo ideologico. In altre<br />

parole, il cambiamento si può verificare anche<br />

qualora il giornale ospiti firme nuove, che prima<br />

- in quanto radicalmente divergenti dalla<br />

linea politica o dai valori cui il giornale tradizionalmente<br />

si ispirava - era impensabile che<br />

venissero accolte: in questo modo, infatti, verrebbe<br />

alterato l’equilibrio originario dell’impostazione<br />

del giornale, che consentiva ai lettori<br />

d’identificarne immediatamente la continuità<br />

189<br />

legittimi motivi di risoluzione del rapporto<br />

ideologica, con la prospettazione di tesi e soluzioni<br />

politiche prima osteggiate;<br />

6. il mutamento rileva a prescindere dalla coincidenza,<br />

o meno, con i cambiamenti sociali e<br />

di costume. Il principio è stato enunciato dal<br />

Tribunale in risposta ad uno <strong>dei</strong> politologi designati<br />

per la consulenza tecnica, che aveva<br />

impostato la ricerca nel senso di verificare se<br />

il giornale, oltre al processo di generale mutamento,<br />

avesse subito una propria particolare<br />

evoluzione politica. In senso contrario, il Tribunale<br />

ha ritenuto che i fattori di cui qui occorre<br />

tener conto sono soltanto due: il giornale e i<br />

giornalisti. In altre parole, si tratta di stabilire<br />

se il mutamento del giornale è stato tale da diventare<br />

inaccettabile per la coscienza etica e<br />

professionale <strong>dei</strong> suoi collaboratori tradizionali,<br />

mentre non avrebbe senso pretendere che i<br />

giornalisti debbano rinnegare le loro convinzioni<br />

politiche per abbracciare quelle del giornale,<br />

in ipotesi coincidenti con quelle di una<br />

non meglio identificata società italiana.<br />

Più recentemente, è stata invocata la clausola<br />

di coscienza da un altro gruppo di giornalisti<br />

con esito più favorevole, benché le sentenze<br />

che hanno accolto le loro domande abbiano<br />

sostanzialmente applicato i principi sopra<br />

enunciati. In questo più recente caso, un gruppo<br />

di giornalisti si era dimesso da Il Giornale<br />

a causa del sostanziale cambiamento dell’indirizzo<br />

politico da parte dello stesso, e ciò a<br />

seguito delle dimissioni rassegnate dal precedente<br />

direttore Montanelli, che incarnava uno<br />

stile giornalistico indipendente e moderato,<br />

anche nel linguaggio, che l’editore pretendeva<br />

di cambiare con uno stile più spettacolare e<br />

gridato, posto a sostegno della battaglia politica<br />

del proprio editore di fatto.<br />

Le domande sono state accolte dall’Autorità<br />

giudiziaria 8 che, facendo uso <strong>dei</strong> principi sopra<br />

8 Pret. Milano 6/11/95, in D&L 1996, 201, con nota di SCARPELLI; in Orientamenti 1995, 940, con nota di BOLOGNESI; in<br />

Riv. it. dir. lav. 1996, II, 36, con nota di CARO; Trib. Milano 4/10/97, in D&L 1998, 159, con nota di SCARPELLI; in Orientamenti<br />

1997, I, 690.

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