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Art.2 Art.45<br />

Le parti, allo scopo di soddisfare l’esigenza di un costante aggiornamento culturaleprofessionale<br />

<strong>dei</strong> redattori, attraverso una regolamentazione concordata a livello<br />

aziendale, convengono quanto segue:<br />

- le aziende, in relazione alle specifiche esigenze ed alle disponibilità, d’intesa con le<br />

direzioni e i comitati o fiduciari di redazione, avvieranno a tale scopo iniziative determinandone<br />

programma, durata, modalità di svolgimento e di partecipazione;<br />

- ciascuna azienda favorirà la partecipazione di singoli giornalisti a corsi di aggiornamento,<br />

seminari, iniziative culturali-professionali attinenti le loro specifiche competenze<br />

previo parere del direttore sulla base di idonea documentazione; è rinviata<br />

alla sede aziendale la regolamentazione degli aspetti relativi ai periodi di permesso<br />

retribuito e di concorso alle spese;<br />

- le Federazioni contraenti promuovono e organizzano, annualmente e congiuntamente<br />

- in collaborazione con gli organismi professionali - corsi nazionali o di<br />

aggiornamento culturale-professionale, stabilendone di volta in volta programmi,<br />

durata, modalità di partecipazione <strong>dei</strong> giornalisti e concorso delle aziende agli eventuali<br />

oneri. Le Federazioni medesime valuteranno periodicamente i risultati delle<br />

esperienze realizzate a livello aziendale in materia di aggiornamento professionale.<br />

Commento<br />

Aggiornamento culturale professionale<br />

L’art. 45 CNLG si preoccupa della necessità di<br />

consentire che il giornalista fruisca di un costante<br />

aggiornamento culturale e professionale: ipotesi,<br />

questa, tanto più necessaria in considerazione<br />

della particolare natura dell’attività giornalistica.<br />

Per realizzare questo obiettivo, la norma contrattuale<br />

individua alcuni strumenti. A tale riguardo,<br />

si parla di iniziative non meglio precisate che le<br />

aziende potranno avviare d’intesa con il direttore<br />

e con il CdR o il fiduciario. Inoltre, la norma fa riferimento<br />

alla partecipazione <strong>dei</strong> singoli giornalisti<br />

a corsi di aggiornamento, a seminari, a iniziative<br />

culturali e professionali comunque attinenti alle<br />

loro competenze: l’editore deve favorire la partecipazione<br />

a tali corsi, previo parere del direttore<br />

e sulla base di idonea documentazione, con<br />

esplicito rinvio alla contrattazione aziendale per<br />

la regolamentazione della eventuale fruizione di<br />

permessi retribuiti e <strong>dei</strong> concorsi spese. Infine, è<br />

previsto che le stesse Federazioni contraenti promuovano<br />

e organizzino congiuntamente, in colla-<br />

238<br />

borazione con gli organismi professionali, corsi di<br />

aggiornamento culturale e professionale, di volta<br />

in volta stabilendo i programmi, la durata, la modalità<br />

di partecipazione da parte <strong>dei</strong> giornalisti e il<br />

concorso degli editori agli eventuali oneri.<br />

Se per il giornalista il problema è prevalentemente<br />

quello dell’aggiornamento culturale e professionale,<br />

evidentemente perché si suppone che egli<br />

sia culturalmente e professionalmente già formato,<br />

la legge si occupa della formazione del lavoratore,<br />

con norme che, proprio per il motivo appena<br />

indicato, sono di scarso rilievo per il giornalista.<br />

In ogni caso, per completezza, si ricorda che:<br />

• l’art. 10 S.L. prevede agevolazioni per la frequenza<br />

<strong>dei</strong> corsi e per la partecipazione agli<br />

esami, temperando almeno in parte gli obblighi<br />

derivanti dal rapporto di lavoro. Infatti, la<br />

norma dispone che i lavoratori iscritti e frequentanti<br />

regolari corsi di istruzione primaria,<br />

secondaria e di qualificazione professionale,<br />

hanno diritto ad essere inseriti in turni di lavoro<br />

che agevolino la frequenza ai corsi e la preparazione<br />

agli esami. Inoltre, questi lavoratori

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