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DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO

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L’idea messa in pratica dal neoclassicismo ordinalista – sorretto<br />

dall’individualismo metodologico – cercava un sistema logico di regole immutabili.<br />

Questo sistema logico era costruito sull’economia attraverso la teoria del prezzo –<br />

condotta dalle preferenze soggettive individualiste e formata su una base soggettiva<br />

di misurazione – però, con un costo altissimo: l’incapacità della comprensione reale<br />

della vita individuale, ma anche di qualsiasi analisi critica rispetto agli abituali<br />

problemi sociali.<br />

Diritti individuali, contratto e proprietà si erano, di per sé, conservati<br />

inalterati quanto proposto dai classici, però, diversamente, dovevano soddisfare – e<br />

soddisfavano – i nuovi requisiti essenziali degli ordinalisti soggettivisti, cioè, di<br />

standardizzazione, equilibrio ed efficienza 307.<br />

In questo senso le persone potevano solamente essere trattate come uguali,<br />

nella misura in cui venisse privilegiata la struttura gerarchica richiesta<br />

dall’organizzazione finanziaria e industriale, cioè, le condizioni determinate dalla<br />

tecnologia e dall’economia di scala si dirigevano alla manutenzione dell’idea dei<br />

diritti naturali e, in particolare, alla libertà di contratto, ambedue al di fuori<br />

dell’ambito della regolamentazione statale 308 .<br />

Ciò che accade, in qualsiasi caso, è che, in primo luogo, risulta impossibile<br />

immaginare l’efficienza sulla base della massimizzazione della ricchezza – intesa<br />

dalla manifesta volontà delle persone di pagare per qualcosa – come sostituta o, nella<br />

migliore delle ipotesi, come stima, valutazione del benessere nei termini di politiche<br />

pubbliche, a meno che, come sostenne Hovenkamp 309, un’unità monetaria rappresenti<br />

la stessa quantità cardinale del benessere per tutte le persone; in secondo luogo, se<br />

questa prima ipotesi viene riconosciuta, l’analisi economica si determina e si avvicina<br />

al metodo usato dalla psicologia comportamentale che, partendo dalla stessa rivoluzione<br />

307 Quanto alle questioni comuni della mainstream economics, che successivamente furono applicate al<br />

diritto e fondarono il secondo movimento law and economics vedere: MACKAAY, Ejan. Schools:<br />

General. In: BOUCKAERT, Boudewijn; DE GEEST, Gerrit. Encyclopedia..., op. cit., p. 402 e seg.<br />

308 Si può elencare, come esempio di questo pensiero, la personificazione costituzionale delle<br />

corporazioni; la separazione tra controllo e proprietà, nella misura in cui permise la nozione di diritto<br />

di proprietà a quelle persone che non avevano l’immediato controllo fisico della corporazione. Vedere:<br />

HOVENKAMP, Herbert. Enterprise and American Law..., op. cit., p. 42 e seg.<br />

309 HOVENKAMP, Herbert. The First Great Law & Economics Moviment..., op. cit., p. 1045.<br />

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