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DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO

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Capitolo 4 – A guisa di una conclusione alle tesi centrali del paradigma<br />

garantista: i limiti e i vincoli al potere, l’uguaglianza nei diritti fondamentali, la<br />

teoria della validità delle norme su un modello integrato di scienza giuridica<br />

Il paradigma garantista ha una visione fondamentale: l’autonomia del<br />

diritto. Quest’autonomia è proposta attraverso un’edificazione complessa creata<br />

su un modello integrato di scienza giuridica 623 che implica la teoria del diritto, la<br />

dogmatica giuridica, la filosofia della giustizia e la sociologia del diritto.<br />

Quest’unione provoca un rapporto dialogico tra l’effettività e la<br />

legittimità, dove la garanzia funziona come sinossi, sia per la comprensione del<br />

grado di effettività del diritto, rispetto ai suoi stessi livelli normativi, e anche un<br />

grado di legittimità di questi stessi livelli normativi.<br />

Per questo accade un repentino cambiamento di paradigma, nella misura<br />

in cui si apre la possibilità di una teoria giuridica della democrazia costituzionale<br />

con un forte ruolo critico e progettuale – normativo - che si avvale, da un lato, di<br />

tutto l’apparato formale della teoria del costituzionalismo; dall’altro, delle tesi<br />

elaborate sui livelli della filosofia politica, per le quali vengono intese le sue basi,<br />

istituzionali e assiologiche.<br />

La costituzione, nella costruzione del modello garantista, è il documento<br />

giuridico-politico che, presa seriamente, dipende esclusivamente dalle sue proprie<br />

forze per costruire, ossia, per far rispettare la sua proposta iniziale, per tre motivi:<br />

innanzitutto, perché appare come il tópos privilegiato dello Stato di Diritto,<br />

imponendo tassativamente limiti e vincoli al potere, a causa del suo dislivello<br />

normativo; in secondo, luogo perché questi limiti e vincoli hanno lo scopo non<br />

solo di rispettare, ma di garantire l’uguaglianza in diritti fondamentali, per<br />

l’incorporazione interna di principi assiologici; infine perché una teoria della<br />

validità della norme finisce per porre tutto il centro dell’ordinamento non più<br />

unicamente su sé stesso, per trovare la propria determinazione formale, lasciando<br />

a carico della discrezionalità politica il suo contenuto, ma perché vuole trovare<br />

anche nell’ordinamento il suo fine specifico, o meglio, il suo contenuto.<br />

623 FERRAJOLI, Luigi. Principia Iuris..., 1. Teoria del diritto., op. cit., p. 39.<br />

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