DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO
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La grande resistenza del classicismo economico, tuttavia, non venne<br />
direttamente destinato all’economia di per sé. Trattandosi della realtà americana,<br />
come cadenzatamente viende dimostrato, la resistenza positiva alla manutenzione<br />
dei precetti classici del libero mercato proveniva direttamente dalla Corte Suprema<br />
Americana, la cui interpretazione del 14th Amendment, in quel periodo, sosteneva che<br />
il salario legale era stabilito direttamente dalle leggi del libero mercato.<br />
Anzi, orientandosi sempre verso la manutenzione dello status quo, la corte<br />
impiegò, inoltre, nelle sue decisioni posizioni contrarie alla comparazione<br />
interpersonale dell’utilità marginale – quella sviluppata dai progressisti –, e<br />
costituzionalizzò il criterio soggettivo, cioè, il capovolgimento dato dalla comprensione<br />
del criterio stesso dell’utilità marginale nella scelta delle preferenze individuali, non<br />
più diretto al benessere sociale, ma unicamente all’utile o, per meglio dire, alla<br />
massimizzazione dell’utilità composta dalla comprensione del benessere individuale:<br />
liberty of contract represented the judicial triumph of the subjective, individualistic doctrine<br />
of welfare over the “social” or objective doctrine 259.<br />
Con il rafforzamento dell’analisi marginale e con la teoria del prezzo da essa<br />
costruita, cambiando direzione, ossia, diretta verso la proposta della teoria<br />
dell’organizzazione industriale, dove la premessa dell’utile privato come<br />
massimizzazione dell’utilità prese il posto della proposta della ridistribuzione, il<br />
marginalismo economico neoclassico, ridimensionato dalla rivoluzione ordinalista<br />
soggettivista del 1930, destrutturò la teoria progressista del benessere sociale,<br />
lasciando intatta, cioè, rinvigorendo la teoria degli incentivi individuali.<br />
Dopo il 1930 il pensiero marginalista incoraggiò lo sviluppo dell'attore<br />
economico individuale e del libero mercato, tuttavia, non si preoccupò più delle<br />
conseguenze di questo sviluppo nei confronti del benessere collettivo e neppure<br />
dell’appoggio della politica legislativa statale a fini ridistributivi.<br />
Gradatamente, mentre la cosiddetta mainstream economics – la teoria<br />
economica dominante – abbandonò l’idea iniziale della sfiducia nel mercato,<br />
ricostruendo così, un modelo teoretico capace di rendere l’ambito economico privato<br />
259 POUND, Rescoe. Liberty of Contract. N° 18, Yale Law Journal, 1909, p. 454.<br />
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