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DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO

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livelli di potere e di ricchezza 633 , fece in modo che si intravedesse, anche<br />

considerando lo scetticismo della popolazione rispetto all’autorità statale, un<br />

nuovo discorso istituzionale, privilegiando l’analisi del costo/beneficio 634 allá<br />

revisione delle idee tradizionali che determinavano l’azione della sfera pubblica.<br />

Furono delineati in questo modo e, ancor più di questo, limitati gli<br />

obiettivi del sistema di diritti secondo alcuni concetti economici fondamentali,<br />

dove sia gli interessi della società, sia, soprattutto, la concezione di libertà<br />

individuale avrebbero dovuto soccombere al tecnicismo determinativo della<br />

libertà di mercato.<br />

Si concepì, così, l’analisi economica del diritto sviluppata presso<br />

l’università di Chicago come una corrente alternativa e stabile alla costruzione, o<br />

meglio, alla nuova interpretazione della convinzione delle basi giuridiche<br />

attraverso l’economia marginalista neoclassica soggettivista, dove i precursori,<br />

Director, Coase, Friedman, Becker e Posner, proposero, pertanto e paradossalmente,<br />

come sostenne Owen Fiss, la morte del diritto 635 .<br />

Tuttavia se, come detto in precedenza, viene allontana dal piano l’ipotesi<br />

iniziale di Chicago nel fondare il diritto sull’economia – o nella concezione<br />

dell’efficienza economica sui modelli dimostrati durante la seconda parte di<br />

questo lavoro –, e inoltre, questo allontanamento viene ammesso da parte di<br />

alcuni dei suoi precursori, come per esempio Posner, vista la necessità di sfuggire<br />

dalle critiche legate all’avvicinamento del movimento al formalismo di<br />

Langdell 636, sorgono delle domande: cosa resta della struttura teorica dell’analisi<br />

economica del diritto creata a Chicago? Cosa cambia rispetto ai suoi fini? Esiste la<br />

633 REICH, Charles. The New Property. In: Yale Law Journal. N° 73, 1964, p. 733 e succ. Vedere la critica<br />

anche in: WEBER, Max. Estado y Sociedad. México: Fondo de Cultura Econômica, 1969, p. 239.<br />

634 POSNER, Richard. A. Cost–Benefit Analysis: Definition, Justification and Comment on Conference<br />

Papers. In: In: Journal of Legal Studies. Vol. XXIX, June 2000, p. 1154–77. La stessa vicinanza si riscontra<br />

anche in: POSNER, Richard A. The Frontiers..., op. cit., p. 121 e succ. Specificamente, vedere il rapporto<br />

critico della disciplina dell’analisi di costo-beneficio in: SEN, Amartya. The Discipline of Cost-Benefit<br />

Analysis. In: Journal of Legal Studies. Vol. XXIX, June 2000, p. 932-52. Vedere anche la critica in<br />

NUSSBAUN, Martha C. The Cost of Tragedy. Some Moral Limits of Cost–Benefit Analysis. In: Journal<br />

of Legal Studies. Vol. XXIX, June 2000, p. 1005–36.<br />

635 Ci si avvale qui del titolo usato da FISS, Owen M. ¿La muerte del Derecho? In: Doxa. N° 10, 1991, p.<br />

122-140.<br />

636 Ver: MINDA, Gary. The Lawyer–economist..., op. cit., p. 439 e segs.<br />

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