DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO
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Capitolo 3 – contribuzioni conclusive alla comprensione del modello di Stato<br />
Costituzionale garantista: i vincoli e i limiti imposti dai diritti e dai beni<br />
fondamentali alla massimizzazione della ricchezza<br />
La grande innovazione teorica del sistema di diritti garantista nella messa<br />
a punto del costituzionalismo contemporaneo fu appunto portare alle ultime<br />
conseguenze l’esperienza storica della concezione democratica, ricorrendo alla<br />
fondatezza dei diritti – e dalle loro rispettive garanzie – per ragiungere tale fine.<br />
Questa prospettiva è interpretata nella misura in cui si abolirono i due più<br />
grandi miti dello Stato Contemporaneo: Il mito della libertà, come sfera di azione<br />
privata illimitata, ma detentrice dei diritti e il mito della democrazia, come esercizio<br />
del potere politico svincolato giuridicamente 643 . Più che questo, si può affermare<br />
che il sistema garantista di diritti, per avvalersi in modo impreteribile<br />
dell’armonico rapporto tra diritto e democrazia, in cui l’attuazione della sfera<br />
pubblica, nel suo binomio di articolazioni funzionali – funzioni di governo e<br />
funziuoni di garanzia – ha un ruolo cruciale, e è uno dei grandi responsabili nel<br />
mantenere viva la convinzione nell’autonomia del diritto.<br />
In questo senso, per tutto quello che fu detto, l’essenza di questo lavoro,<br />
mirato al garantismo Costituzionale, rompe con il secondo movimento law and<br />
economics – compresa la modifica post Chicago – nel tentativo di analizzare<br />
economicamente il diritto; ma ammette, proprio perché punta su questo stesso<br />
garantismo costituzionale, che sia garantita dal diritto la possibilità a tutte le<br />
persone capaci di agire di massimizzare la propria ricchezza.<br />
In altre parole, se è vera la massima basata sull’ipotesi per cui i beni<br />
devono stare nelle mani di chi paga di più per essi, come propose Posner, è anche<br />
vera la massima secondo la quale tali beni suscettibili a questa affermazione<br />
643 La rottura di questi due miti può produrre un terzo mito, ossia, il mito dell’impossibilità della<br />
democrazia, che smantella il Teorema di Arrow, il quale, in generale indica che nessun sistema di<br />
democrazia política può classificare, senza paradossi, le preferenze individuali in una comunitá. Vedi:<br />
ARROW, Kenneth J. A Difficulty in the Concept of Social Welfare. In: The Journal of Political Economy.<br />
N° 4, Vol. 58, 1950, p. 328-46. Tra quelli che discutono il Teorema di Arrow vedi, per tutti: SEN,<br />
Amartya. Scelta, benessere, equità. op. cit., p. 51 e segs.<br />
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