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DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO

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Verso il 1930 l’economia, dati gli investimenti neoclassici ordinalisti –<br />

influenzati e rafforzati dal behaviorismo soggettivista 269 –, si spogliò della sua antica<br />

definizione, radicata a partire dal pensiero classico, come scienza della ricchezza e, in<br />

determinati livelli, successivamente dalla sua distribuzione, per diventare la scienza<br />

della scarsità 270.<br />

L’abisso creato tra queste due concezioni si mostra di fondamentale<br />

importanza per la comprensione di tutto il meccanismo che allontanò l’economia dal<br />

diritto durante il periodo dell’era progressista e che, più tardi, all’inizio del 1960,<br />

servì a stimolare le basi della messa in atto del discorso economico nella scienza<br />

giuridica, condizionando questa a esso.<br />

Detto in altre parole, l’osservazione dell’economia come scienza preoccupata<br />

nello spiegare come le persone cercavano di accumulare ricchezze, cioè, accumulare<br />

beni, contemporaneamente, con valore di uso e con valore di scambio, percepita<br />

come categoria oggettiva, faceva in modo che gli studi economici, compresi quelli dei<br />

primi marginalisti, fossero diretti a questioni come: ridistribuzione, costo e domanda,<br />

rapporto utilità/valore, definizione del valore sociale di determinate commodities<br />

per la messa in atto delle politiche pubbliche, ecc.; tuttavia, la critica posta<br />

dall’economia positivista comandata da Robbins, alla ricerca di un altro livello di<br />

scientificità, definì l'economia come misura umana individuale in risposta alla<br />

scarsezza, coprendo, così, qualsiasi comprensione oggettiva della ricchezza.<br />

L’economia, in questi termini, diventó null’altro che una riflessione<br />

soggettiva della scelta individuale nell’ambito del mercato, una preferenza rivelata,<br />

come disse Paul Samuelson 271. Il rafforzamento o la diminuzione del benessere<br />

269 Vedere, pertanto, HOVENKAMP, Herbert. The First Great Law & Economics Moviment..., op. cit.,<br />

p. 1031 e seg.<br />

270 COOTER, Robert; RAPPOPORT, Peter. Were the Ordinalists Wrong About Welfare Economics? In:<br />

Journal Economics Literature. N° 22, 1984, p. 507 e seg.<br />

271 SAMUELSON, Paul A. Consumption Theory in Terms of Revealed Preference. In: econômica. N° 15,<br />

1948, p. 242 e seg. È importante distinguere la concezione di Samuelson di preferenza rivellata da quella<br />

difesa da Rothbard di preferenza dimonstrata. La prima, fondata sulla comprensione metodologica<br />

neoclassica – la scala di preferenze di ogni persona rimane inalterata nel tempo –; la seconda, sulla<br />

base della prasseologia della Scuola Austriaca – la preferenza di ogni persona è destinata solamente al<br />

momento in cui agisce. Vedere, pertanto: ROTHBARD, Murray N. Man, Economiy and State. A Treatise<br />

on Economic Principles with Power and Market Government and the Economy. 2.ed. Auburn. Alabama.<br />

Ludwig Von Mises Institute, 2001, p. 15 e seg.<br />

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