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DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO

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potessero essere controllati e, in particolare, per delineare come il benessere umano<br />

poteva essere diffuso.<br />

In questi termini, il significato dato all’intervento statale, la cui proposta<br />

sorge dal raggruppamento dei ridimensionamenti avvenuti in entrambe le discipline<br />

– diritto ed economia –, era destinato all’espansione delle basi della già iniziata teoria<br />

della ridistribuzione della ricchezza, e quest’espansione era il nesso fondamentale<br />

che caratterizzava il cossiddetto primo movimento law and economics 253 .<br />

Così ebbe una funzione importante la scuola nota come Material Welfare,<br />

capitanata da Alfred Marshal e Arthur Pigou a Cambridge, nella misura in cui fu<br />

abbastanza influente tra i pensatori progressisti americani, più precisamente quelli<br />

interessati alla corrente critica o radicale del realismo come, per esempio, Richard Ely<br />

e Edwin R. A. Seligman, i quali difendevano che il trasferimento involontario della<br />

ricchezza poteva fare in modo che la società, in senso ampio, diventasse migliore.<br />

Considerando l’equazione composta dai marginalisti che dimensionava la<br />

possibilità che una persona ottenga una soddisfazione rispetto a un bene secondo la<br />

sua utilità marginale, cioè, per il valore impiegato nell’ultima unità di un<br />

determinato bene, la politica progressista, andando verso la massimizzazione del<br />

benessere sociale, puntò al concetto di utilità marginale per indicare che l’utilità<br />

sociale verrebbe massimizzata nella misura in cui venissero uguagliate le utilità<br />

marginali individuali.<br />

Così, una politica di trasferimento forzato della ricchezza, dal ricco al povero,<br />

secondo questa visione del marginalismo proposta dalla Material Welfare School,<br />

permetterebbe la conclusione che la utilità sociale totale – ache se rimanendo<br />

inalterato il guadagno aggregato reale della comunità – si rafforzerebbe, visto che gli<br />

utili interpersonali passerebbero, necessariamente, per un processo di livellamento<br />

delle utilità individuali aggregate 254 .<br />

In altre parole, questo concetto di benessere giustificò la comprensione con la<br />

quale gli studiosi interessati all’evoluzione del rapporto tra diritto ed economia,<br />

253 HOVENKAMP, Herbert. The First Great Law & Economics Moviment..., op. cit., p. 1001.<br />

254 ROLL, Eric. A History..., op. cit.,p. 347 e segs.<br />

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