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DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO

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critica della manutenzione dello status quo e della soppressione della giustizia distributiva:<br />

trattandosi, teoricamente, della situazion ottima di Pareto – cioè, una determinata<br />

situazione viene assunta come ottima di Pareto quando non si può, in nessuna<br />

ipotesi, migliorare le condizioni – soggettive – di un individuo senza, perciò,<br />

peggiorare le condizioni di un altro – lo status quo deve rimanere inalterato anche<br />

quando si sopprime la giustizia distributiva, è ottima di Pareto sia una società A che<br />

accumula tutte le risorse a X e nessuna a Y, sia una società B che divide le risorse in<br />

parti uguali tra X e Y 279.<br />

Jules Coleman 280 va al punto centrale della discussione e indica il problema<br />

della proposta dell’efficienza sviluppata da Pareto nel vincolo di questa<br />

all’ordinalismo soggettivo dell’utilità, nella misura in cui l’utilitarismo ordinalista<br />

assunse – fu posto – come il presupposto normativo dell’efficienza.<br />

Sotto due aspetti, uno consequenziale e l’altro no, Coleman propone alcune<br />

questioni inerenti all’utilitarismo applicato al – o delineato dal – pensiero economico.<br />

Senza discutere il carattere consequenziale, frappone: quali preferenze devono<br />

prevalere, cioè, quali sono i limiti delle preferenze? Come l’ordinalismo può<br />

dedicarsi alla diffusione dell'utilità totale senza ricorrere alla distribuzione e<br />

neppure, si aggiunge, senza valorizzare le questioni tipiche di un costo marginale<br />

crescente e di un beneficio marginale decrescente 281 ? Come quantificare l’aumento<br />

dell’utilità totale senza la concezione della comparazione interpersonale? Tutti questi<br />

assunti rimangono alla mercè – solamente – delle risposte ideologiche e si<br />

indeboliscono ancor più se vengono accettate le critiche che fanno riferimento al<br />

carattere consequenziale dell’utilitarismo 282, sviluppato, è bene che sia detto, nella<br />

the seams... L’economista reagì e trovò l’idea di ambedue complicata, dicendo: both of your methods may<br />

work, but they are too complicated. My approach in much simpler: Assume a can opener. Polinsky riferisce che<br />

la storia contiene una verità e una menzogna: la verità è che gli economisti lavoro sulla base di proposte;<br />

la menzogna è che le proposte siano ridicole. Sfortunatamente, aggiunge, pensandoci bene, una<br />

menzogna non è sempre una menzogna.<br />

279 CALSAMIGLIA, Albert. Eficiencia y Derecho. Doxa. N°4, 1987, p. 273.<br />

280 COLEMAN, Jules. Markets, Morals, and the Law., op. cit., p. 96 e seg.<br />

281 Vedere l’idea di preferenze sociali non lineari di Nash e Rawls. Un buon esempio è dato dal testo di:<br />

PARISI, Francesco. Scuole e metodologie nell’analisi economica del diritto. In: Biblioteca della Liberta,<br />

1998.<br />

282 Questa critica conseguenzialista può essere presa in considerazione solo nella misura in cui si<br />

ammette l’intrinseco rapporto tra efficienza e utilitarismo, come fece Richard Posner nel trattare<br />

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