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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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tempo stesso la sua leadership in seno all’EPRDF e sancendo di fatto il declino del<br />

politburo del TPLF come “cabina di regia” collettiva del paese, la cui funzione viene<br />

ora rivestita dal Primo Ministro stesso e da una cerchia di suoi fedelissimi<br />

“consiglieri speciali” 344 .<br />

6. Un’adesione dialettica al modello democratico: la revolutionary democracy<br />

“Il movimento di sinistra era molto importante all’interno del TPLF. Più o meno tutti<br />

eravamo di sinistra. La maggior parte dei leader del TPLF era anche membro della<br />

Marxist Leninist League of Tigray (MLLT). Loro possono essere considerati come i<br />

leader dell’avanguardia, ma anche alcuni contadini ne facevano parte. Nell’idea<br />

dell’MLLT una volta rovesciato il Derg e stabilito un governo democraticamente eletto,<br />

il passo successivo avrebbe dovuto essere la creazione di un sistema socialista. Ma in<br />

seguito questa idea fu abbandonata. La MLLT accettò il programma del TPLF come<br />

“programma minimo”: il percorso fino alla realizzazione di questo programma minimo<br />

poteva essere fatto insieme senza problemi dalle due organizzazioni 345 .<br />

Oltre ad influenzare le tecniche di organizzazione e mobilitazione politica<br />

adottate dall’EPRDF, l’esperienza ed il mito rivoluzionari si rivelano particolarmente<br />

importanti anche nell’orientare il programma politico ed economico del nuovo<br />

governo. Questo viene infatti definito ispirandosi da un lato alla flessibilità ed al<br />

pragmatismo nell’elaborare principi e politiche ed adattarle al mutato contesto locale<br />

ed internazionale, dall’altro alla richiesta di una rigida e disciplinata osservanza delle<br />

politiche così decise, come sperimentato con successo durante la lotta armata e<br />

l’amministrazione del Tigray.<br />

Il pragmatismo è ad esempio evidente nella rapidità e nella nonchalance con cui<br />

la direzione del TPLF, e Meles Zenawi in particolare, riescono a nascondere e<br />

rinnegare la loro ammirazione per il socialismo albanese, in virtù della comune<br />

opposizione all’imperialismo dell’Unione Sovietica. Questa posizione, espressa<br />

pubblicamente in occasione di una viaggio nel 1989 a Londra e riaffermata in<br />

un’intervista all’Independent nel 1991 346 , secondo John Young viene tuttavia già<br />

rinnegata durante il viaggio di Meles negli Stati Uniti nel 1990 347 . Al di là delle<br />

344 Cfr. M. Taddesse e J. Young, “TPLF: Reform or Decline?” op.cit.; S. Vaughan e K. Tronvoll, The<br />

Culture of Power in Contemporary Ethiopian Political Life, op. cit.<br />

345 Intervista a Fetlework “Buongiorno” Gebre Igzabehir, Axum Zonal Office, Axum, 29.06.08<br />

346 L’adesione alle critiche albanesi all’imperialismo sovietico sono contenute in “A great Leap<br />

Forward”, in On our differences e riaffermate in un’intervista di Meles The independent, novembre<br />

1991.<br />

347 Cfr J. Young, Peasant Revolution in Ethiopia: The Tigray People's Liberation Front, 1975-1991,<br />

op.cit., p. 167.<br />

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