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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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matrimoni, no. Di sicuro ci ha aiutato il fatto che Abuna Yohannes, al tempo vescovo<br />

del Tigray, era una persona estremamente progressista” 154 .<br />

La messa in pratica del programma procede attraverso un processo di continua<br />

sperimentazione, valutazione, negoziazione e creazione del consenso presso la<br />

popolazione locale, che riflette “la tipica maniera (di lavorare) del TPLF, attraverso<br />

estese consultazioni, non solo con i leader ma in riunioni che coinvolgevano tutta la<br />

popolazione, categoria per categoria, mercanti, lavoratori, giovani, donne e così<br />

via” 155 .<br />

L’enfasi sul carattere rurale e contadino della rivoluzione ha come corollario<br />

l’abbandono dei centri urbani. La conquista ed il controllo delle cittadine del Tigray,<br />

dove si trovano le guarnigioni dell’esercito del Derg, oltre ad essere operazioni<br />

altamente rischiose dal punto di vista militare, vengono considerati controproducenti<br />

dal punto di vista strategico. Il rischio è infatti quello di porgere il fianco alle<br />

rappresaglie del Derg, ed in particolare ai bombardamenti, esponendo la popolazione<br />

civile e rischiando di alienarne il sostegno. Così, nelle aree del Tigray liberate ed<br />

amministrate dal TPLF, le città, invece di ricoprire il ruolo di centri economici e<br />

commerciali, ne diventano di fatto la periferia e la frontiera di attrito con il nemico 156 .<br />

Da questa scelta strategica, deriverà anche una diffidenza reciproca tra TPLF ed<br />

elite urbane, composte da dipendenti della pubblica amministrazione, insegnanti,<br />

operatori sanitari e da piccoli commercianti. Il TPLF considera questi gruppi<br />

espressione della burocrazia fedele al governo centrale ed al suo progetto<br />

assimilatore, o portatori di interessi privati alternativi a quelli delle masse popolari. A<br />

sua volta, la popolazione urbana considera con scetticismo la presa di distanza dalla<br />

dottrina marxista-leninista del TPLF e diffida delle sue politiche. Questo rapporto<br />

continuerà ad essere caratterizzato da incomprensioni e diffidenza anche negli anni<br />

che seguono la sconfitta del Derg, nonostante i tentativi del TPLF di farsi interprete<br />

degli interessi del ceto medio urbano e di attrarre investimenti nella regione 157 .<br />

154<br />

Intervista a Dr. Solomon Inquai, già coordinatore europeo di REST e poi primo speaker del Tigray<br />

Regional Council, 02.07.08, Mekelle<br />

155<br />

J. Hammond, “Garrison Towns & Control of Space in Revolutionary Tigray”, op.cit.<br />

156<br />

Ibid.<br />

157<br />

Cfr J Young, “Development and Change in Post-Revolutionary Tigray”, op.cit.<br />

55

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