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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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Sudan per organizzare i convogli umanitari destinati alla popolazione del Tigray<br />

vittima della carestia del 1984-85 130 .<br />

Lo spirito dei rapporti che il TPLF intrattiene con queste forze può essere<br />

riassunto nella formula di uno dei primi leader: “Osservavamo i limiti delle altre<br />

associazioni e cercavamo di superarli” 131 . La sintesi tra ideologia, obiettivi politici e<br />

tecniche di lotta che il TPLF elabora attraverso questo esercizio, fatto di scontri o<br />

alleanza dialettica, oltre a garantire il successo militare contro il Derg, costituisce<br />

anche il repertorio su cui verrà ricostruito lo stato etiopico all’indomani della vittoria<br />

del 1991.<br />

La costruzione di questo repertorio è fortemente influenzata dai principi della<br />

strategia di lotta teorizzati dal Maoismo. Innanzitutto la mass line 132 , che permette di<br />

affrontare i bisogni delle masse ed interpretarli in chiave rivoluzionaria, evitando il<br />

dogmatismo ideologico; adottando questo principio il TPLF riuscirà ad affrontare i<br />

problemi concreti delle masse contadine, dimostrarsi flessibile e aperto<br />

ideologicamente al mutare delle condizioni sul campo, ed evitare la sterilità politica<br />

che contraddistinguerà altri movimenti rivoluzionari dell’epoca. In secondo luogo<br />

l’accento sull’autosufficienza, in assenza di basi all’estero, fonti esterne di armi, ed<br />

alleati internazionali. E, infine, l’idea di guerra prolungata (protracted) che richiede il<br />

pieno sostegno e partecipazione delle masse contadine.<br />

L’iniziale fragilità del TPLF, formato da un gruppo di giovani studenti di<br />

estrazione urbana intenzionati a dar vita ad un’insurrezione militare con base nelle<br />

campagne di una delle regioni più povere ed inospitali del paese, si trasformerà nel<br />

suo punto di forza. Gli ostacoli e le difficoltà pratiche incontrate fin dalle fasi iniziali<br />

di organizzazione della lotta armata, rivelano ai primi combattenti come la loro<br />

sopravvivenza dipenda dalle istruzioni – dove trovare l’acqua, come difendersi e<br />

nascondersi dagli animali - e dal supporto materiale ricevuto dalla popolazione<br />

130<br />

L’episodio è raccontato da J. Young, Peasant Revolution in Ethiopia: The Tigray People's<br />

Liberation Front, 1975-1991, op. cit. e, in tono più partigiano, da S. Inquai, Tigray, the agony and the<br />

ecstasy, Addis Ababa, Berhanena Selam Printing Enterprise, 2007<br />

131<br />

Intervista a Yemane Kidane, già leader e membro del politburo del TPLF, EPRDF, fuoriuscito nel<br />

2001, Addis Abeba, 04.06.08<br />

132<br />

La Mass Line è una metodologia di comando elaborata da Mao, che mira ad imparare dalle masse e<br />

immergere la leadership politica nei problemi e condizioni di vita delle masse. Il processo include<br />

l’investigare sulle condizioni di vita delle persone, imparare e partecipare alle loro battaglie,<br />

raccogliendo da loro le idee e creando un piano d’azione basato su queste idee e sull’analisi delle<br />

condizioni oggettive alla luce degli obiettivi rivoluzionari.<br />

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