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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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sulla radio Voice of Tigray-Woyane Radio. Scriviamo anche articoli da pubblicare sul giornale<br />

Woyane con cadenza mensile, perché è quello con la massima diffusione.” 453 .<br />

Così come durante la lotta armata, anche in tempo di pace il REST, attraverso i suoi<br />

progetti, rimane il principale braccio operativo attraverso cui il TPLF mette in pratica la sua<br />

strategia di “dimostrare facendo” (showing by doing) per promuovere il cambiamento<br />

all’interno della popolazione:<br />

“Di solito i contadini sono riluttanti al cambiamento, ma noi dimostriamo come il<br />

cambiamento può avvenire. Vengono e vedono. Ecco come promuoviamo il cambiamento. Per<br />

esempio con l’introduzione di frutta e prodotti caseari. Ci sono agricoltori modello ovunque,<br />

ma il numero non è ancora sufficiente. Questi agricoltori sono pronti al cambiamento. Ciò di<br />

cui hanno bisogno è però assistenza tecnica. Ad esempio stanno iniziano ad introdurre<br />

l’irrigazione, ma hanno solo strumenti tradizionali. Generalmetne i contadini non sono<br />

propensi al rischio. Devi convincerli con la discussione e la pratica. Ma noi abbiamo un<br />

vantaggio: le comunità si fidano di REST.” 454 .<br />

L’esperienza della lotta armata attraverso l’azione di REST, ed in particolare<br />

dell’organizzazione della cross-border operation durante la carestia del 1984-85, hanno<br />

permesso al TPLF di sperimentare l’efficacia delle ong come catalizzatore di fondi ed il<br />

loro potenziale politico di delegittimazione del governo. Così, sul modello di REST e TDA<br />

sono state create organizzazioni analoghe nelle altre regioni: Organisation for Relief and<br />

Development in Amhara (ORDA) e Amahra Development Association (ADA) nella<br />

regione Amhara, Oromo Development Association in Oromia, Guraghe Development<br />

Association e Southern Ethiopian People’s Development Association nella regione del sud.<br />

E, contemporaneamente, sono state eliminate quelle percepite come ostili e pericolose in<br />

quanto affiliate a gruppi politici concorrenti, come ad esempio l’Oromo Relief Association<br />

(ORA), ala umanitaria dell’OLF, i cui membri sono stati messi in prigione o costretti<br />

all’esilio nel 1996 455 .<br />

Le altre organizzazioni non governative, non riconducibili a formazioni politiche<br />

amiche o nemiche, così come quelle internazionali, vengono generalmente guardate con<br />

sospetto e diffidenza. Se ne critica la scarsa rappresentatività e base sociale, la tendenza a<br />

concentrare il loro lavoro nelle città, ma soprattutto se ne teme la concorrenza nell’attirare i<br />

fondi dei donatori e nel raccogliere il consenso della popolazione attraverso la fornitura di<br />

servizi di base. Sulla base di questi principi, le ong che si occupano di denuncia e lobbying<br />

dei diritti umani, come ad esempio Ethiopian Human Rights Council (EHRCO) sono<br />

453 Intervista a Muaz Gebre Tekle, Communication officer, REST, Mekelle, 03.07.08<br />

454 Intervista a Muaz Gebre Tekle, Communication officer, REST, Mekelle, 03.07.08<br />

455 Intervista Teshome Yohannes Dayesso, Chairman, BUUSAA (Private MFI), Addis Abeba, 18.07.08<br />

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