UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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Il fatto che nella loro organizzazione interna i combattenti del TPLF non<br />
conoscono la proprietà privata, non impedirà comunque loro di accumulare notevoli<br />
risorse durante il conflitto armato. La dote iniziale dei fondatori del TPLF di cinque<br />
fucili, due muli ed un asino viene progressivamente arricchita di materiale bellico,<br />
grazie al supporto iniziale dell’EPLF e soprattutto attraverso il bottino di raid nelle<br />
zone occupate dal Derg e le armi e munizioni sottratte con imboscate e operazioni<br />
militari.<br />
Coerentemente con l’affermazione del principio di autosufficienza ed<br />
indipendenza della lotta armata, nelle cronache e nelle ricostruzioni storiche<br />
dell’esperienza del TPLF così come nelle affermazioni dei suoi protagonisti, non<br />
risulta traccia di sostegno militare sotto forma di fornitura di armi o addestramento<br />
delle truppe da parte di forze o alleati esterni.<br />
L’assenza di alleati internazionali non implica certo che il TPLF non sia attivo<br />
all’estero. I suoi uffici di rappresentanza a Washington, Londra e Karthoun svolgono<br />
un’importante azione di propaganda politica presso l’opinione pubblica<br />
internazionale e raccolta di fondi tra la diaspora tigrina e le popolazioni americane ed<br />
europee 192 .In questo contesto è fondamentale il ruolo della Relief Society of Tigray<br />
(REST), un’organizzazione umanitaria creata nel 1978 dal TPLF ispirandosi al<br />
modello dell’Eritrean Relief Association 193 attiva nelle zone controllate dall’EPLF.<br />
La nascita della REST risponde alla necessità di una struttura specializzata per<br />
gestire la distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione del Tigray ed ai rifugiati<br />
tigrini in Sudan, ed è al tempo stesso dettata dalla consapevolezza che le ong, agenzie<br />
internazionali e paesi donatori considerano politicamente e moralmente più<br />
accettabile cooperare con un’organizzazione umanitaria piuttosto che con un<br />
movimento di lotta armata. Se formalmente la REST è un’organizzazione<br />
indipendente, nei fatti è sempre stata – ed è tuttora – una costola del TPLF, che ne<br />
orienta politiche ed azioni, sulla base di una divisione del lavoro tra lotta politica e<br />
interventi umanitari, tanto artificiale quanto funzionale a giustificare e legittimare il<br />
192 Cfr S. Inquai, Tigray, the agony and the ecstasy, pp. 176-182.<br />
193 Associazione eritrea di soccorso<br />
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