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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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CONCLUSIONE: GOVERNARE L’INSICUREZZA<br />

218<br />

We shall not cease from exploration<br />

And the end of al our exploring<br />

Will be to arrive where we started<br />

And know the place fo the first time.<br />

(T.S. Eliot, Four Quartets, 1943)<br />

A distanza di quasi vent’anni dalla sua conclusione, la lotta di liberazione armata<br />

condotta contro il regime del Derg continua ad essere al centro dell’immaginario e delle<br />

pratiche politiche dell’EPRDF, secondo cui “la vittoria del nostro popolo contro il<br />

totalitarismo preannuncia una vittoria analoga nella lotta contro povertà ed arretratezza” 702 .<br />

Prendendo atto della centralità del mito rivoluzionario e dell’originalità della sua<br />

rielaborazione all’epoca della globalizzazione neoliberale, l’applicazione del paradigma<br />

termidoriano al caso dell’Etiopia sembra offrire alcuni elementi aggiuntivi alla<br />

comprensione delle dinamiche politiche che interessano il paese, ispirando al tempo stesso<br />

nuovi interrogativi per la ricerca. In particolare, suggerendo l’ossimoro di una<br />

“restaurazione autoritaria attraverso la good governance” permette di evidenziare i limiti e<br />

le ambiguità delle modalità di governo adottate dall’EPRDF e l’insicurezza strutturale che<br />

ne deriva.<br />

1. L’incontro di tre repertori politici e culturali<br />

Lungi dal rappresentare l’ennesima manifestazione della “cultura politica etiopica”, le<br />

modalità di governo dell’Etiopia contemporanea – ultimamente sempre più autoritarie 703 -<br />

sono il frutto dell’interazione e della sintesi di tre repertori politici e culturali 704 .<br />

Innanzitutto quello “rivoluzionario” sviluppato dal TPLF alla luce del bagaglio ideologico<br />

marxista-leninista e maoista, delle rivendicazioni autonomiste della popolazione tigrina e<br />

702 “Organizational Message of EPRDF over May 28”, The Ethiopian Herald, mercoledì 28 maggio 2008<br />

703 L’amara conferma della china autoritaria lungo cui sta scivolando l’Etiopia è offerta dalla nuova<br />

incarcerazione, con condanna all’ergastolo, per Birtukan Medeksa, una dei leader dell’opposizione (Cfr. Y.<br />

Abiye, “Ethiopia: Top Opposition Leader Taken to 'Unknown Place'”, The Daily Monitor, 30 Dicembre 2008)<br />

e con l’approvazione di una nuova legge di regolamentazione delle ong particolarmente restrittiva e punitiva<br />

(Cfr. “Ethiopia: New Law on Charities Passed Despite Objections”, IRIN, 6 gennaio 2009).<br />

704 Il termine va inteso come sinonimo di “genere discorsivo del politico” (genre discursif du politique),<br />

ovvero un catalogo di enunciati politici relativamente stabile (islamico, nazionalista, liberale,…) che<br />

coesistono e vengono ibridati all’interno di una determinata società. Cfr. J-F. Bayart, L’illusion indentitaire,<br />

Parigi, Fayard, 1996, pp.113-125.

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