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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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controllo dei prezzi e della produzione creato dal Derg, ma dall’altra confermano il<br />

ruolo attivo dello stato nei settori considerati strategici come la finanza, i trasporti, le<br />

telecomunicazioni, l’energia, la metallurgia, la farmaceutica e la chimica, nonché la<br />

proprietà statale della terra. Lo stato conserva inoltre un ruolo predominante nel<br />

settore bancario, che si sta riducendo solo gradualmente con l’arrivo di poche banche<br />

commerciali private 380 .<br />

Il governo mantiene anche il controllo della rendita del caffé, principale materia<br />

prima esportata e fonte di valuta pregiata, attraverso l’asta centrale di Addis Abeba da<br />

cui transita obbligatoriamente tutto il caffé destinato al mercato internazionale 381 .<br />

Così, nel 1995 viene creata l’Ethiopian Privatization Agency con l’obiettivo di<br />

attuare un programma di privatizzazioni in più fasi. Ad essere messi sul mercato sono<br />

però soltanto le attività economiche minori (negozi di vendita al dettaglio, alberghi,<br />

ristoranti), ma, a conferma della scarsità del loro interesse economico, soltanto un<br />

quarto di quelle messe sul mercato viene acquistata da investitori privati 382 . Le<br />

utilities più strategiche, come l’Ethiopian Electric Power Corporation e l’Ethiopian<br />

Telecomunication Corporation restano invece gestite in regime di monopolio dallo<br />

stato. Nel 2001, il governo ha presentato il Privatization Action Plan come il tentativo<br />

di rivitalizzare il processo di privatizzazione. Tuttavia, lo scarso peso economico<br />

delle imprese che vengono messe all’asta, fa si che le privatizzazioni, per quanto in<br />

crescita, restano inferiore sia in termini numerici che di volume rispetto al processo di<br />

creazione di nuove imprese pubbliche e di investimenti in quelle già esistenti 383 .<br />

Gli investimenti privati sono comunque in crescita, anche se il tasso di quelli<br />

che si materializzano dopo esser stati registrati rimane basso: ciò dipende dalla<br />

difficoltà di accedere a fattori produttivi come credito, terra e altri input che restano<br />

sotto controllo del governo 384 . Nonostante l’adozione di un nuovo Codice degli<br />

investimenti nel 1996, che ha tra i principali obiettivi quello di creare incentivi per<br />

l’afflusso di capitali stranieri, diversi settori (tra cui le banche, telecomunicazioni,<br />

380 German Technical Cooperation (GTZ), Access to finance in Ethiopia, Report in the Framework of<br />

the Engineering Capacity Building Project (ECBP) Addis Abeba, ottobre 2007<br />

381 R. Love, “The Ethiopian Coffee Filiere and its Institutions: cui bono?”, Review of African Political<br />

Economy, n. 88, pp. 225-240, 2001.<br />

382 World Bank, Ethiopia. Accelerating Equitable Growth, Country Economic Memorandum, 2007,<br />

Vol. II, p. 79<br />

383 Ibid, p. 78.<br />

384 Intervista, Membere Taye Tesfa, Private Sector Specialist, World Bank, Addis Abeba, 05.06.08.<br />

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