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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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la cassetta degli attrezzi, attingendo agli studi su altre situazioni termidoriane come<br />

l’Iran o la Cambogia prodotti in seno al Fond d’Analyse de Sociétes Politiques<br />

(FASOPO).<br />

In particolare, le analisi di Béatrice Hibou sulla Tunisia sono state fonte di<br />

ispirazione e riferimento metodologico per precisare le coordinate della modalità di<br />

governo autoritaria, paternalista e volontarista che sembra accomunare il regime<br />

etiopico a quello tunisino, e per imparare a cogliere ed interpretare “l’intimità” delle<br />

relazioni tra donatori e governo etiopico ed il significato politico dei loro meccanismi<br />

tecnici 74 .<br />

Per sottolineare la banalità dell’Africa, oltre agli studi sulle alterne vicende<br />

della democrazia nel continente, ho frequentato le analisi del clientelismo in Italia ed<br />

altri paesi europei, lasciandomi ispirare dai lavori del classici, ed in particolare dalla<br />

teoria di Norberto Bobbio sulla democrazia e sulle promesse che non ha mantenuto 75 ,<br />

dalle analisi gramsciane sull’egemonia (che nel caso di una situazione termidoriana<br />

ispira sia l’azione dei rivoluzionari che l’interpretazione di chi la studia) e dai lavori<br />

di Max Weber sulla burocrazia e il potere.<br />

Per quanto riguarda in particolare la letteratura sull’Etiopia, accanto alle analisi<br />

ormai classiche della formazione dello stato di Donald Levine, Cristopher Clapham e<br />

John Markakis, ho attinto alle analisi del rapporto tra etnicità e potere nell’Etiopia<br />

federale prodotte da Sarah Vaughan ed alla fondamentale ricostruzione della storia<br />

del TPLF ad opera di John Young. Per comprendere i numerosi volti assunti dal<br />

potere centrale nelle varie periferie del paese, così come i contorni sfumati delle<br />

dicotomie moderno/tradizionale, stato/società civile, nazionale/locale e le continue<br />

transazioni esistenti tra queste categorie ho ritenuto utile frequentare le ricerche<br />

antropologiche di Jon Abbink, Donald Donham e Wendy James, per citarne solo<br />

alcune.<br />

Per analizzare una “zona grigia” della democrazia, ho inoltre fatto ampio<br />

riferimento alle analisi della “letteratura grigia” che raccoglie il sapere esoterico delle<br />

organizzazioni internazionali. Il colore grigio ben si adatta a questi documenti nel<br />

caso dell’Etiopia, a cominciare dall’opacità e dall’ambiguità della loro forma. La<br />

74<br />

B. Hibou, La force de l’obéissance. Économie politique de la répression en Tunisie, Parigi, Editions<br />

La Découverte, 2006.<br />

75<br />

Cfr N. Bobbio, Il futuro della democrazia. Una difesa delle regole del gioco, Torino, Einaudi, 1984<br />

Per una ricostruzione della teoria della democrazia di Bobbio, Cfr anche Piero Meaglia, Bobbio e la<br />

democrazia. Le regole del gioco, San Domenico di Fiesole (FI), Edizioni Cultura della Pace, 1994.<br />

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