UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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fondamentale affrontare e risolvere la questione nazionale prima ancora di quella di<br />
classe, per poter anche promuovere un cambiamento socio-economico del sistema” 101 .<br />
La lettura e l’interpretazione della formazione dello stato etiopico, elaborata<br />
prima negli ambenti della TUSA e successivamente del TPLF, diventa così<br />
strumentale alla legittimazione di questo progetto ed al perfezionamento del suo<br />
immaginario politico, secondo una procedura ricorrente con particolare frequenza nel<br />
dibattito storiografico e politico etiopico 102 . L’obiettivo principale è quello di<br />
legittimare una lotta condotta in nome dell’autodeterminazione nazionale di una<br />
regione, il Tigray, che storicamente si è trovata al centro dello stato etiopico e del suo<br />
processo di costruzione, dai fasti del regno axumita nel V secolo a.C. fino al regno<br />
dell’Imperatore Yohannes (1872-1879), nonché di rendere questa lotta appetibile<br />
anche per altri gruppi nazionali.<br />
La soluzione proposta è quella che identifica nel passaggio dal regno di<br />
Yohannes a quello di Menelik una rottura nella natura dello stato etiopico, che muta<br />
da nazionale a imperiale 103 . Fino a Yohannes questo può essere infatti considerato<br />
uno stato-nazione la cui identità abissina viene definita dalla tradizione cristiana<br />
ortodossa e il cui centro è rappresentato dalle province che costituivano il core dello<br />
stato medievale cristiano, formato da Tigray, Amhara e Agaw cristiani. Il regno di<br />
Menelik segna invece l’ascesa al potere di una dinastia, quella Scioana sviluppatasi al<br />
di fuori dei confini e della tradizione dello stato nazione abissino, fautrice di un<br />
progetto di imperializzazione e de-nazionalizzazione dello stato. Lo stato-nazione<br />
abissino, insieme ad altre regioni, diventa così una delle componenti dello stato-<br />
imperiale etiopico dominato da un’elite di estrazione Scioana e Amhara. Questo<br />
dominio continuerà sotto il regno di Haile Selassie, che prosegue e porta a<br />
compimento il progetto di centralizzazione del potere. Nonostante la retorica<br />
nazionalista, si tratterebbe di un disegno imperiale, i cui attributi essenziali sono<br />
101<br />
Intervista a , Dr. Adhana Haile Adhana, State Minister for Higher Education, Ministry of Education,<br />
Addis Abeba, 08.07.08.<br />
102<br />
Cfr A. Triulzi, “Battling with the past. New frameworks for Ethiopian historiography”, in W.<br />
James, D. Donham, E. Kurimoto, A. Triulzi (eds.), Remapping Ethiopia: socialism and after Addis<br />
Ababa, Addis Ababa University Press, 2002; C. Clapham, “Rewriting Ethiopian History”, in Annales<br />
d’Ethiopie, Vol. XVIII, Centre Français des Etudes Ethiopiennes, 2002; M. Gudina,, “Contradictory<br />
Interpretations of Ethiopian History: the Need for a New Consensus”, in D. Turton, (ed.), Ethnic<br />
Federalism. The Ethiopian Experience in Comparative Perspective, Eastern African Studies, James<br />
Currey, Oxford, 2006.<br />
103<br />
Cfr A. H. Adhana, “Mutation of Statehood and Contemporary Politics”, in A. Zegye e S.<br />
Pausewang, Ethiopia in Change: peasantry, nationalism and democracy, London, New York, British<br />
Academic Press, 1994.<br />
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