UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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conseguente opposizione che esso genera a livello locale, è ben testimoniato dal tentativo<br />
dell’EPRDF di incitare i suoi alleati nella zona del Nord Omo a federarsi in un unico<br />
soggetto che raggruppi le popolazioni Wolaita, Gamo, Gofa e Daoro. L’invito è<br />
accompagnato dall’imposizione dall’alto di una riforma che sintetizza le differenze<br />
linguistiche di questi gruppi nell’esperanto “WoGaGoDa”, riconosciuto come nuova lingua<br />
ufficiale dall’amministrazione regionale, ma rifiutato a livello locale dalle popolazioni<br />
direttamente coinvolte che riusciranno alla fine a far abbandonare il progetto e ad ottenere<br />
per ciascuna una zona autonoma 671 . Dal 2001 in poi il governo centrale sembra aver<br />
ridimensionato la sua volontà di controllare e limitare i processi di ridefinizione territoriale<br />
a livello locale, tollerando ad esempio, senza manifestare l’intenzione di interfere, il<br />
referendum con cui la popolazione dei Silte decide di separarsi da quella Guraghe ed<br />
organizzarsi separatamente in una zona autonoma 672 .<br />
L’avvio del DLPD, che concretizza l’autonomia di programmazione e bilancio delle<br />
woreda con il trasferimento dei block grant dal livello regionale direttamente nelle loro<br />
casse, stimola inoltre una nuova fase di ricomposizione territoriale nelle principali regioni<br />
del paese, soprattutto a livello di woreda o kebele 673 . Negli ultimi anni, i governi regionali<br />
si sono cimentati in un’opera continua di scomposizione e istituzione di nuove woreda.<br />
Questi processi non avvengono tanto sulla base di rivendicazioni etniche ed identitarie,<br />
quanto piuttosto in omaggio ai principi di efficienza amministrativa e good governance. La<br />
creazione di una nuova woreda viene infatti presentata come l’opportunità per la<br />
popolazione di partecipare in maniera più attiva alla gestione di un bilancio e di usufruire di<br />
servizi amministrativi più vicini, riducendo notevolmente il tempo degli spostamenti per<br />
recarsi a scuola o ottenere una certificato dalla burocrazia. Nella pratica, permette di<br />
accedere in maniera più diretta ai programmi di aiuto allo sviluppo, beneficiando ad<br />
esempio dell’apertura di una nuova filiale locale dell’istituzione di microcredito<br />
regionale 674 . D’altra parte, l’avvicinamento dell’amministrazione pubblica alla popolazione,<br />
facilita il controllo della prima sulla seconda. Così, il fatto che la scomposizione e la<br />
ricomposizione territoriale, soprattutto nella regione Oromia, si sia intensificata<br />
all’indomani delle elezioni del 2005, è stato interpretato dalla popolazione e da diversi<br />
671<br />
Cfr S. Vaughan, “Identité ethnique et fédérealisme en Ethiopie du Sud, op. cit.<br />
672<br />
Cfr. L. Smith, “Voting for an ethnic identity : procedural and institutional responses to ethnic conflict in<br />
Ethiopia”, Journal of Modern African Studies, n. 45, 4, 2007, pp. 565–594.<br />
673<br />
Cfr. S. Planel, “Du centralisme à l’ethno-fédéralisme. La décentralisation conservatrice de l’Ethiopie”, op.<br />
cit<br />
674<br />
Intervista, funzionari federali e regionali degli uffici del Ministero del Capacity Building, aprile-giungo<br />
2008; osservazione personale sul terreno nella regione Oromia, agosto e dicembre 2006, ottobre 2007.<br />
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