UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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copie non vengono distribuite ai soggetti interessati, soprattutto alle amministrazioni<br />
regionali e locali: si tratta di una pratica diffusa in Etiopia, frutto non solo di capacità<br />
limitate della pubblica amministrazione, ma anche di precise strategie di controllo delle<br />
informazioni, come dimostrano anche i ritardi nella pubblicazione dei dati del censimento<br />
nazionale, condotto nella primavera del 2007, ma divulgati, soltanto parzialmente, alla fine<br />
di dicembre 2008. La proliferazione dei documenti contribuisce anche all’opacità e alla<br />
confusione nelle statistiche. Su alcuni fenomeni, come ad esempio il contributo del settore<br />
privato al PIL non esistono dati ufficiali 526 ; su altri i dati variano a seconda delle fonti: ad<br />
esempio nel 2005 alla conferenza di lancio della “EU Water Inititative” in Etiopia, il<br />
Ministero della Sanità, quello delle risorse idriche e quello dell’agricoltura e dello sviluppo<br />
rurale fornivano tre dati completamente diversi in materia di accesso all’acqua nelle zone<br />
rurali.<br />
Diverse informazioni non vengono inoltre condivise da parte del governo, che<br />
organizza spesso doppie arene di dibattito e confronto, favorite dalle barriere linguistiche<br />
(non solo dei donatori nei confronti delle lingue locali, ma anche di molti funzionari<br />
pubblici, soprattutto ai livelli più bassi dell’amministrazione, nei confronti dell’Inglese):<br />
quelle a cui sono ammessi i donatori e qualche rappresentante della società civile e quelle<br />
riservate ai soli attori governativi che spesso originano due agende parallele: nelle prime<br />
sedi vengono trattate le questioni che stanno a cuore ai donatori (monitoraggio dei<br />
programmi nazionali e settoriale di lotta alla povertà con conseguenti raccomandazioni per<br />
azioni e riforme); nelle seconde sono invece trasmesse ai livelli inferiori e decentralizzati<br />
dell’amministrazione pubblica quelle le priorità politiche del governo. Ciò permette al<br />
governo etiopico di mascherare le divisioni ed i contrasti interni alla pubblica<br />
amministrazione ed alla coalizione di governo, soprattutto tra i differenti livelli, federale,<br />
regionale e locale. Così mentre i donatori di frequente – e soprattutto in merito alle<br />
questioni più delicate – si presentano in ordine sparso o lasciano comunque intravedere<br />
divisioni, spesso non tanto tra agenzie differenti, quanto piuttosto tra uffici locali ed uffici<br />
nelle capitali, il governo riesce quasi sempre a presentarsi con una posizione che viene<br />
percepita come unica e compatta 527 . Inoltre il proliferare di gruppi di lavoro tematici, task<br />
forces, e l’assenza di coordinamento tra MoFEd e ministeri settoriali (educazione, sanità,<br />
526 Intervista, Michele Boario, economista, Ufficio di Cooperazione dell’Ambasciata Italiana in Addis Abeba,<br />
30.03.08.<br />
527 Interviste, rappresentanti dei donatori, novembre 2007 e giugno 2008. Intervista ad Andrea Senatori,<br />
Direttore Ufficio di Cooperazione dell’Ambasciata Italiana in Addis Abeba, 27.06.08<br />
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