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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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La legittimità delle azioni e delle politiche governative di fronte alla comunità<br />

internazionale viene infine garantita dal fatto che queste vengono formulate ricorrendo al<br />

linguaggio e al discorso internazionale della lotta alla povertà, della partecipazione delle<br />

comunità locali, dell’attenzione alle fasce più povere, della sicurezza alimentare, del<br />

rafforzamento istituzionale, anche quando intendono rispondere ad esigenze di politica<br />

interna.<br />

Si tratta di una pratica che accomuna il regime di Meles ad altri paesi africani, come ad<br />

esempio la Tunisia di Ben Ali 530 , o ai suoi predecessori, come nel caso delle controverse<br />

politiche di villagizzazione e reinsediamento del Derg negli anni ’80, presentante alla<br />

comunità internazionale attraverso la logica di pianificazione ed il linguaggio tecnici e<br />

neutrale propri dell’aiuto allo sviluppo 531 .<br />

6. L’ascesa sociale di nuovi mediatori dello sviluppo<br />

L’analisi dell’incontro - e a volte dello scontro – tra due apparati burocratici e i loro<br />

“saperi d’ufficio”, quello dello stato etiopico e quello delle agenzie di cooperazione<br />

internazionale, permette di osservare come questo si articoli ricorrendo ad alcune delle<br />

modalità che Bayart descrive come caratteristiche dell’interazione tra le società africane e il<br />

sistema internazionale 532 : la fuga e l’inganno con cui si cerca di resistere alle pressioni dei<br />

donatori; l’appropriazione del repertorio politico e culturale della lotta alla povertà e della<br />

good governance; la mediazione nel conciliare sul terreno le esigenze del disegno<br />

egemonico dell’EPRDF con le preoccupazioni dei donatori internazionali.<br />

Quest’interazione viene facilitata in particolare dall’emergere di una nuova figura<br />

sociale della mediazione, quella del funzionario pubblico che diventa consulente o<br />

dipendente a tutti gli effetti delle organizzazioni internazionali. L’idealtipo di questa figura<br />

è impersonato dallo stesso Primo Ministro Meles Zenawi. La sua investitura a livello<br />

internazionale passa attraverso l’identificazione nella sua persona dei tratti del tipo d’uomo<br />

del riformatore 533 , declinato nella sua versione di alfiere della lotta alla povertà - come<br />

imposto dall’anno duemila in poi l’agenda e la retorica degli Obiettivi di sviluppo del<br />

530 Cfr B. Hibou, “Le marge de manoeuvre d’un “bon eleve” economique: la Tunisie de Ben Ali”,op.cit.; B.<br />

Hibou, La force de l’obéissance. Economie politique de la répression en Tunisie, Parigi, Editions La<br />

Découverte, 2006.<br />

531 Cfr M.Tommasoli, Lo sviluppo partecipativo, op. cit., cap. 6.<br />

532 Cfr. J-F. Bayart, L’Etat en Afrique. La politique du ventre, op. cit., pp. XLIX-LX.<br />

533 Cfr J.F. Bayart, Le gouvernment du monde. Un critique politique de la globalisation, op. cit. p. 272-283.<br />

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