UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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guerra – ha permesso a quegli stessi studenti di costituire tutt’oggi l’ossatura della<br />
classe dirigente del paese.<br />
Inoltre, l’elite rivoluzionaria che conduce alla vittoria il TPLF e che assume la<br />
guida del nuovo stato e della coalizione di partiti di governo, non è semplicemente<br />
espressione della generazione del movimento studentesco degli anni sessanta e<br />
settanta, ma costituisce a tutti gli effetti “un gruppo concreto” 212 che si forma<br />
attraverso la condivisione materiale dell’esperienza rivoluzionaria. Il vissuto<br />
quotidiano di una vicenda contraddittoria, violenta e totalizzante costituisce lo sfondo<br />
comune su cui si definiscono e rielaborano progetti politici, sperimentano tecniche di<br />
lotta militare e politica, cementano o frantumano rapporti personali e tra classi<br />
dirigenti. L’efficace sintesi tra questi elementi prodotta dal gruppo dirigente del TPLF<br />
è la chiave principale attraverso cui interpretare il suo successo.<br />
Nella situazione caotica ed incerta originata dal concatenamento di due<br />
momenti rivoluzionari, l’abilità del TPLF, così come dell’EPLF, consiste innanzitutto<br />
nel replicare con maggior efficacia e superiore legittimità il processo di encadrement<br />
– nel senso di inquadramento della popolazione in strutture di controllo 213 - intrapreso<br />
dal Derg. Il TPLF non rimette in questione l’ordine sociale ed economico imposto da<br />
Derg con la nazionalizzazione della terra, ma nelle aree da esso amministrate lavorerà<br />
per mettere in pratica una riforma fondiaria che raccolga il consenso della<br />
popolazione contadina. Analogamente organizzerà la struttura del suo partito, le sue<br />
truppe, le sue organizzazioni di massa e la sua rete diplomatica ed umanitaria.<br />
Da questa prospettiva, la rivoluzione del TPLF non rappresenta tanto la<br />
continuazione né il rovesciamento di quella del Derg, quanto piuttosto una sintesi più<br />
efficace delle istanze che nel 1974 avevano portato al rovesciamento dell’ancien<br />
régime di Haile Selassie. In particolare la soluzione adottata al rompicapo ideologico<br />
del rapporto tra questione nazionale e questione di classe gli permetterà di superare la<br />
sterilità che contraddistingue il dibattito studentesco, facendosi interprete ma al tempo<br />
stesso orientando le richieste delle masse contadine. Così, mentre nel 1974 la<br />
questione della terra era al centro del dibattito politico, nel 1991, nessuna forza<br />
212 K. Mannheim, Le generazioni, Bologna, Il Mulino, 2008<br />
213 E, come specificato da Donald Donham, “secondo modalità qualitativamente differenti rispetto ai<br />
precedenti regimi”. Cfr. C. Clapham, “Controlling space in Ethiopia”, in W. James, D. Donham, E.<br />
Kurimoto, A. Triulzi (eds.), Remapping Ethiopia. Socialism and after, op. cit., in particolare pp. 9-33.<br />
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