UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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La pratica del commissariamento e del controllo diretto dei vertici politici ed<br />
amministrativi regionali, viene infine adottata soprattutto nelle cosiddette “regioni<br />
emergenti”. Ad essa l’EPRDF è costretto a ricorrere in maniera sistematica<br />
soprattutto nella fase di consolidamento del nuovo assetto federale, come dimostrano<br />
le frequenti incursioni nelle regioni di Gambella e Benishangul-Gumuz 318 . Ma si<br />
tratta di una prassi tuttora in voga, anche se esercitata in maniera più discreta e<br />
saltuaria, come dimostra la destituzione del presidente della regione Benishangul a<br />
fine ottobre 2008 319 . Come descritto a proposito della regione Somali, queste pratiche<br />
si intersecano e sovrappongono con quelle identificate in precedenza, e vengono<br />
portate avanti attraverso alcuni ruoli e funzioni sia della pubblica amministrazione<br />
che del partito, spesso interpretati dalla medesima persona.<br />
Un canale di influenza e controllo definito “semi-informale” 320 è rappresentato<br />
dagli esperti tecnici del Dipartimento per gli Affari regionali dell’ufficio del Primo<br />
Ministro - oggi trasformato nel Ministero degli Affari Federali - il cui mandato<br />
ufficiale è quello di assistere le regioni “emergenti”marginali. Benché questa<br />
distinzione non esista nella Costituzione formale, si è consolidata negli anni come<br />
prassi nella “costituzione materiale”: la maggior parte dei progetti e delle iniziative<br />
opera infatti una distinzione tra le quattro regioni principali (Amhara, Oromia, Tigray<br />
e SNNPR) e quelle cosiddette emergenti (Afar, Gambella, Benishangul-Gumuz,<br />
Somali) giudicate tali in virtù del basso livello di sviluppo e per essere state<br />
storicamente marginalizzate dal punto di vista politico. In nome delle scarse capacità<br />
dell’amministrazione regionale e con l’obiettivo ufficiale di migliorarle, questi esperti<br />
di fatto agiscono come i reali capi dell’amministrazione 321 .<br />
Obiettivi e modalità simili si ritrovano nella pratica dell’EPRDF di inviare nelle<br />
regioni dei suoi esponenti come “consiglieri” incaricati di monitorare l’operato di<br />
partiti affiliati o alleati. Si tratta di una pratica decisamente più informale, in quanto<br />
questi consiglieri non hanno né mandato né competenze ufficiali 322 . Nel 1999 questi<br />
318<br />
J. Young “Along Ethiopia’s Western Frontier: Gambella and Benishangul in transition”, in Journal<br />
of Modern African Studies, 37 (2): 321-346. 1999.<br />
319 Cfr. Y. Anberbir, “President of Benshangul-Gumuz Resigns”, Addis Fortune, 3 novembre 2008<br />
320<br />
Cfr L. Aalen, Ethnic federalism in a dominant party state: The Ethiopian experience 1991-2000,<br />
op.cit.<br />
321<br />
Cfr J. Young, “Along Ethiopia’sWestern Frontier: Gambella and Benishangul in Transition”, in<br />
Journal of Modern African Studies, 37 (2): 321-346, 1999<br />
322<br />
Cfr L. Aalen, Ethnic federalism in a dominant party state: The Ethiopian experience 1991-2000,<br />
op.cit.<br />
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