UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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“Dimostrare facendo” era la tradizione del TPLF per tutta la durata della lotta armata.<br />
Più che discutere ed argomentare, l’idea è quella di dimostrare in pratica il nostro<br />
programma e le cose che vogliamo realizzare. Ad esempio per quanto riguarda la<br />
conservazione delle acque e del suolo: creavamo dei siti modelli, come la fattoria sul<br />
fiume Tekeze e le persone venivano poi a vederli. A quel punto si convincevano e<br />
iniziavano a richiedere materiale per replicare gli interventi” 144 .<br />
“Avevamo piccole cliniche, circa una per woreda e scuole. Si trattava di bilanciare la<br />
dimostrazione pratica con l’insegnamento ideologico. In ogni woreda c’erano uno o<br />
due quadri che vivevano con la popolazione, insegnando e cercando di risolvere i<br />
problemi pratici dei contadini. Organizzavamo anche competizioni sportive tra woreda<br />
e battaglioni. Abitavamo lì! Non volevamo essere separati dalla nostra popolazione” 145 .<br />
La scelta di mescolarsi alle popolazioni contadine e di trasformare le campagne<br />
nella piattaforma da cui lanciare una guerra in stile maoista, è una delle principali<br />
differenze strategiche e contribuisce ad alimentare la retorica sulla differenza della<br />
natura dei due fronti, che condurrà alla rottura momentanea delle relazioni a metà<br />
degli anni ottanta e verrà successivamente invocata per spiegare ed interpretare la<br />
guerra tra Etiopia ed Eritrea del 1999-2001.<br />
“L’EPLF non viveva con la popolazione. Il nostro disaccordo con loro era anche a<br />
proposito di questo punto. Se ne stavano nei loro campi militari sulle montagne, mentre<br />
la popolazione Eritrea viveva sotto l’amministrazione del Derg” 146 .<br />
Nella mobilitazione delle masse è centrale il ruolo del People’s Department<br />
(noto anche come Mass’bureau o Kefli Hezbi) del Fronte, che organizza una capillare<br />
azione di educazione, formazione e propaganda per convincere la popolazione<br />
contadina ad aderire alla visione e al programma del TPLF e per mobilitarli nella<br />
lotta, attraverso l’inquadramento nelle mass organizations, destinate a contadini,<br />
donne e giovani.<br />
La vicinanza alla popolazione contadina e la costante ricerca del suo consenso e<br />
del suo sostegno si traducono anche in un programma di riforme amministrative,<br />
sociali ed economiche nelle aree liberate dal TPLF. L’obiettivo è quello di bilanciare<br />
i bisogni dei contadini in termini di ridistribuzione delle terre, servizi sociali ed<br />
amministrazione locale, con la necessità da parte del Fronte di un crescente apporto in<br />
144<br />
Intervista a Dr. Solomon Inquai, già coordinatore europeo di REST e poi primo speaker del Tigray<br />
Regional Council, 02.07.08, Mekelle<br />
145<br />
Intervista Aberra, Director, Voice of Tigray (Woyane) Radio, Mekele, 03.07.08<br />
146<br />
Intervista Aberra, Director, Voice of Tigray (Woyane) Radio, Mekele, 03.07.08<br />
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