UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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intraprendere e orientare in maniera efficace azioni collettive, come ad esempio il<br />
mantenimento di ordine e giustizia, la promozione della salute pubblica o la realizzazione<br />
di infrastrutture di base” 509 . Il concetto di capacity building si coniuga in maniera<br />
abbastanza automatica all’ideologia del developmental state cara al primo ministro Meles,<br />
che attribuisce al governo ed allo stato un ruolo centrale per lo sviluppo del paese.<br />
Attraverso il Public Sector Capacity Building Program (PSCAP) assume così un ruolo<br />
centrale nelle strategie di lotta alla povertà. All’interno del PSCAP vengono infatti<br />
comprese le azioni chiave per riformare e controllare la pubblica amministrazione: riforma<br />
della funzione pubblica, la promozione della good governance a livello locale, lotta alla<br />
corruzione, adozione e diffusione delle nuove tecnologie (ICT) a favore dello sviluppo.<br />
Concentrandosi inoltre sul processo del rafforzamento istituzionale, generalmente<br />
attraverso un mix di formazione e fornitura di risorse materiali (computer, auto,…), lascia<br />
spesso in secondo piano i fini e gli obiettivi per cui le capacità dello stato vengono<br />
adoperate.<br />
Il PSCAP non intende inoltre limitarsi alle istituzioni del governo federale, regionale<br />
e locale, ma viene esteso anche agli attori chiamati a svolgere una funzione ancillare nel<br />
processo di sviluppo, ed in particolare il settore privato e la società civile, a cui il Ministero<br />
del Capacity Building propone progetti e linee di finanziamento per il rafforzamento delle<br />
loro capacità. Nell’ideologia del developmental state, i programmi di capacity building<br />
rappresentano infatti lo strumento per superare le “state failures” che rendono necessario il<br />
ricorso, considerato tuttavia momentaneo, alle prestazioni ed ai capitali delle ong per<br />
fornire i servizi che le amministrazioni locali non riescono ancora ad erogare.<br />
I programmi di capacity building diventano quindi strumentali al rafforzamento<br />
dell’apparato statale e burocratico, le cui funzioni sono quelle di legittimare il potere<br />
attraverso la fornitura di servizi, controllare la popolazione ed inquadrare la sua<br />
partecipazione alla vita pubblica. Il confine tra questa agenda di controllo e la volontà<br />
genuina di promuovere lo sviluppo del paese è estremamente labile e difficile da decifrare,<br />
anche perché esse utilizzano gli stessi canali e si concretizzano nelle medesime pratiche di<br />
accumulazione e gestione delle risorse.<br />
509 Cfr World Bank, World Development Report, 1997, p. 3.<br />
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