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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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Nel tentativo di legittimare il suo potere attraverso il discorso dello sviluppo e della<br />

lotta alla povertà, l’EPRDF ripropone pratiche e meccanismi analoghi a quelli del Derg,<br />

spesso ottenendo i medesimi risultati, a causa delle sue stesse rigidità e delle scarse capacità<br />

a disposizione del sistema. Il discorso in materia di sviluppo e lotta alla povertà resta infatti<br />

nella maggior parte dei casi un “linguaggio imperiale” 463 , proprio della classe di funzionari<br />

e burocrati, che non intacca l’economia morale della popolazione. L’imposizione dall’alto<br />

di politiche e progetti, svuota agli occhi dei contadini il potenziale di autogoverno legato<br />

alla decentralizzazione, e impone loro di uniformarsi all’adozione di determinate pratiche –<br />

l’uso di fertilizzanti chimici, sementi migliorate o la costruzione di sistemi di raccolta<br />

dell’acqua piovana - per non essere qualificati come reazionari o dissidenti ed incorrere<br />

nelle sanzioni dell’autorità statale.<br />

Queste direttive vengono promosse attraverso l’organizzazione di incontri per<br />

disseminare istruzioni e ideologia, cosi come la formazione di comitati locali per<br />

inquadrare e organizzare la partecipazione della popolazione nei settori più disparati –<br />

l’organigramma ufficiale ne prevede una ventina al livello di kebele! Nella pratica, tuttavia,<br />

le persone, specialmente nelle aree più povere, disertano le riunioni e i seminari o vi<br />

partecipano di controvoglia in quanto obbligati, e falliscono nell’organizzarsi in comitati,<br />

considerati troppo onerosi in termini di tempo ed energie. La ricerca costante di un<br />

miglioramento delle condizioni materiali di vita spinge inoltre molti funzionari locali a<br />

cercare l’ascesa nelle strutture della pubblica amministrazione, attraverso continui<br />

trasferimenti per avvicinarsi ai centri urbani e a posizioni meglio remunerate. Lo stesso<br />

Primo Ministro Meles nel celebrare i risultati dell’ADLI, si lamenta tuttavia che le persone<br />

formate per lavorare negli “agriculture extension program” dopo poco abbandonano il<br />

lavoro alla ricerca di opportunità più interessanti o per proseguire gli studi 464 .<br />

L’efficacia del discorso di legittimazione elaborato dall’EPRDF per proiettare<br />

un’immagine di governo sensibile al problema della povertà e determinato a promuovere lo<br />

sviluppo, viene così indebolita dai limiti strutturali dei canali di diffusione, dalla percezione<br />

della loro faziosità e dal carattere del messaggio, messianico e oscuro, che finisce per<br />

risultare poco dissimile da quello dei precedenti regimi agli occhi della maggior parte della<br />

popolazione.<br />

463 Cfr J.F. Bayart e R. Betrand, « De quel legs colonial parle-t-on » in Esprit, 2006<br />

http://www.antropologica.unisi.it/images/9/90/Espritlegscolonial.pdf,<br />

464 Cfr T.W. Giorgis, “From the Horse’s Mouth”, in Addis Fortune, 23 settembre 2008<br />

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