28.05.2013 Views

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

caratteristiche che definiscono il developmental state è la sua autonomia dal settore<br />

privato. Deve avere la capacità e la volontà di premiare e punire gli attori del settore<br />

privato a seconda che le loro azioni siano indirizzate allo sviluppo o alla rendita. Non<br />

potrebbe fare ciò se il settore privato fosse nella coalizione 373 .<br />

Essendo l’Etiopia un paese in cui l’85% della popolazione vive nelle campagne,<br />

il contadino è la roccia fondante di una coalizione stabile, promotrice di sviluppo. Con i<br />

voti dei contadini che costituiscono lo zoccolo duro della colazione, con il potenziale<br />

democratico di un contadino trasformato socialmente, la coalizione avrà cosa le serve<br />

per governare democraticamente, per assicurare continuità attraverso mezzi democratici<br />

e rimuovere privilegi e attività indirizzate alla rendita. 374 .<br />

Alleandosi anche con la classe media e i lavoratori residente nei centri urbani,<br />

questa coalizione<br />

include la grande maggioranza della popolazione e potendo così garantire continuità<br />

attraverso il processo democratico sarebbe una solida base per uno stato che è sia<br />

democratico che developmetal. (promotore dello sviluppo). Un tale stato sarebbe in<br />

effetti una forma di cosiddetta democrazia a partito dominante o coalizione dominante.<br />

Un tale stato, basato su una coalizione solida e dominante di forze che non hanno nessun<br />

interesse nel clientelismo e della rendita, sarebbe capace di evitare e superare il<br />

clientelismo e la ricerca della rendita che sono socialmente dannosi. 375 .<br />

La democrazia fondata sulla “coalizione dominante” è anche “rivoluzionaria” in<br />

quanto promuove il dibattito e la discussione per cementare il consenso, secondo la<br />

tradizione dialettica marxista-leninista:<br />

Ci sono tutte le ragioni per suggerire che se il developmental state fosse anche<br />

democratico, la natura egemonica del suo progetto di sviluppo sarebbe raggiunto più<br />

velocemente e mantenuto più saldamente, in quanto emergerebbe da un libero dibattito e<br />

dal dialogo. 376<br />

Così le critiche ed il pluralismo dei mezzi di comunicazione vengono<br />

formalmente riconosciuti e accettati, ma purché questi assolvano il loro ruolo di<br />

developmental media, discutendo e criticando i temi tecnici dello sviluppo senza<br />

mettere in discussione i capisaldi politici del sistema: il sistema federale, l’assetto<br />

fondiario, il ruolo dello stato 377 . Come osserva riassumendo Tamrat W/Giorgis,<br />

direttore del settimanale privato Addis Fortune<br />

373 Ibid, p. 12.<br />

374 Ibid, p. 13.<br />

375 Ibid, p. 14.<br />

376 Ibid, p. 14.<br />

377 Cfr N. Stremlau, The press and consolidation of power in Ethiopia and Uganda, London School of<br />

Economics, 2008<br />

112

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!