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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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continua ricerca – soprattutto in Africa - di leader illuminati da invitare a prendere un the al<br />

G8 per legittimare il proprio operato e dimostrarne l’efficacia 468 .<br />

Nella lotta armata il TPLF non cercò mai di alimentare il culto della personalità di<br />

nessuno dei leader, preferendo il modello di una leadership collettiva, attorno ad alcune<br />

figure chiave 469 . Questa pratica è continuata anche in tempo di pace, esercitata attraverso il<br />

politburo del TPLF che controllava quello dell’EPRDF, almeno fino al 2001. Secondo<br />

l’analisi di diversi osservatori o membri fuoriusciti del politburo del TPLF, 470 la spaccatura<br />

interna al partito avrebbe infatto provocato una spostamento degli equilibri di potere a<br />

favore del primo ministro. Un potere che comunque continua ad essere esercitato in<br />

maniera assai discreta, senza alimentare il culto della personalità, andando controcorrente<br />

in un’epoca di esaltazione delle figure dei leader, non solo in Africa. Meles appare<br />

raramente in pubblico; le sue immagini negli uffici pubblici sono rare; la comparsa di<br />

portachiavi o di magliette con la sua foto in alcuni negozi di Addis hanno suscitato curiosità<br />

per la novità e la stravaganza dell’idea.<br />

Nonostante questo riserbo – o forse proprio grazie ad esso - fin dalle sue prime mosse<br />

Mels ha goduto di una popolarità e di un’ammirazione notevole presso osservatori e politici<br />

stranieri, che gli hanno garantito a lungo il titolo di New African Leader, esaltandone sia le<br />

qualità personali che l’impegno e la competenza in tema di sviluppo e lotta alla povertà.<br />

Agli occhi degli osservatori internazionali, nel primo ministro Meles si ritrovano le qualità<br />

che il personale delle agenzie di cooperazione internazionale riconosce alla maggior parte<br />

dei funzionari pubblici etiopici, soprattutto quando paragonati con i loro omologhi di altri<br />

paesi africani: onestà, competenza in merito alle problematiche dello sviluppo, dedizione<br />

allo sviluppo del paese e volontà di esserne i principali artefici.<br />

Nonostante non esista una strategia precisa in materia di comunicazione con l’esterno<br />

e questa mancanza venga avvertita come problema, Meles si dimostra attento alle relazioni<br />

con diplomatici e giornalisti stranieri, dimostrando nei confronti di questi più disponibilità<br />

che con quelli locali 471 . Nell’impossibilità di verificarla, va segnalata almeno come<br />

elemento che necessita di ulteriore approfondimento, l’osservazione emersa in diverse<br />

interviste in merito al ricorso da parte del primo ministro ad un doppio registro a seconda<br />

468<br />

Come denuncia uno dei più assidui frequentatori, Cfr G. Battistini, “Mubarak: Non invitatemi per un tè”,<br />

La Repubblica, 27 ottobre 2008.<br />

469<br />

Cfr J. Young, Peasant Revolution in Ethiopia: The Tigray People's Liberation Front, 1975-1991, op. cit.<br />

470<br />

Cfr M. Taddesse e J. Young, “TPLF: Reform or Decline?”, op.cit.;interviste a Yemane Kidane, già leader e<br />

membro del politburo del TPLF, EPRDF, fuoriuscito nel 2001, Addis Abeba, 04.06.08, Medhane Taddesse,<br />

giornalista e storico, Addis Abeba, 22.07.08, Gen. Tsadkan G/Tenzaye, già capo dell’esercito e Chief of staff,<br />

fuoriuscito del 2001, Addis Abeba 09.07.08.<br />

471<br />

Cfr N. Stremlau, The press and consolidation of power in Ethiopia and Uganda, op. cit.<br />

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